Rischio ospedale: due volte su cento c’è quello del farmaco somministrato impropriamente, causa a colte di degenze prolungate, disabilità e, in un caso su 10, decesso del paziente.
La tecnologia propone l’ “automazione del percorso”,
cioè tracciare il medicinale dalla farmacia al letto del paziente, , dalla prescrizione informatizzata, alla preparazione della terapia e sua verifica al letto del paziente.
Risultato: forte riduzione del rischio clinico, semplificazione dei processi e delle attività, di sprechi e costi a vantaggio della sicurezza del paziente, e,di economia e politica sanitaria. La rivista di economia e politica sanitaria Italiana “Health Policy Brief” taliana “Health Policy Brief”, organizzando un dibattito (patrocinio regione Lombardia), ha proposto problemi e soluzioni possibili grazie ad un insieme di hardware e software ad alto contenuto tecnologico. Una procedura che, in Usa e Paesi europei (in Italia, applicazione sporadica e parziale) ha dato drastica riduzione dei rischi da errata dispensazione o somministrazione dei farmaci, semplificazione dei processi e delle attività degli operatori sanitari (farmacisti, infermieri e medici), potenziamento delle attività di farmacovigilanza, economie che potranno consolidare in modo importante la sostenibilità della spesa sanitaria.
È doveroso offrire al ricoverato – ha detto Giulio Gallera, assessore Lombardia – prestazioni di qualità e risposte al suo bisogno. Lavorare nel percorso del farmaco in ospedale significa lavorare in diversi ambiti che interessano direttamente la vita dei pazienti. Si pensi alla sicurezza, così come all’appropriatezza delle cure, alla facilitazione, fuori dall’ospedale, all’aderenza alla terapia da parte del paziente”.
“È auspicabile che l’interesse lombardo – dice il v. ministro Garavaglia - si estenda alle altre Regioni. In questo quadro, la gestione automatizzata del percorso del farmaco in ospedale può essere un esempio di come investire per ottenere buoni ritorni in termini di efficienza sia economica sia terapeutica”.