Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 18:45

La mail dell'assessore Stea (in pseudo italiano) per chiedere mail e indirizzo agli ex dipendenti della Regione. FdI: «Schedatura a fini elettorali»

La mail dell'assessore Stea (in pseudo italiano) per chiedere mail e indirizzo agli ex dipendenti della Regione. FdI: «Schedatura a fini elettorali»

 
Redazione online

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La mail dell'assessore Stea (in pseudo italiano) per chiedere mail e indirizzo agli ex dipendenti della Regione. FdI: «Schedatura a fini elettorali»

Il messaggio mandato a circa 400 persone a cui viene promesso «un attestato di ringraziamento» in cambio dei dati personali. Il centrodestra: è inopportuno

Mercoledì 22 Ottobre 2025, 16:09

Una mail (in un italiano molto claudicante) per annunciare agli ex dipendenti della Regione che riceveranno «un riconoscimento» come «ringraziamento per l’impegno, la professionalità e la dedizione dimostrata nel corso degli anni». L’ha firmata l’assessore al Personale, Gianni Stea, indirizzandola (da un indirizzo dell’ente) a chi è andato in pensione negli ultimi cinque anni. Ovvero circa 500 persone a cui, per conferma, Stea chiede «di voler riscontrare la presente inviando il proprio indirizzo di residenza unitamente ad un recapito telefonico»: tutte informazioni che gli uffici della Regione già possiedono, e che fanno emergere il dubbio che si tratti – in realtà – di un’operazione elettorale.

«E’ con piacere comunicare – è scritto nella mail – che sarà trasmesso alla S.V. un riconoscimento che l’amministrazione Regione Puglia ha preparato a tutti i dipendenti andati in pensione nel quinquennio 2020-2025, come segno di gratitudine per il servizio alla comunità».

L’iniziativa ha creato numerosi dubbi, sia in chi ha ricevuto la mail e sia – forse soprattutto – nell’opposizione di centrodestra. «Nel messaggio inviato – accusano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia - ci sono dettagli che meritano un’attenzione particolare: se sono ex dipendenti che nulla hanno più a che fare con la Regione Puglia, perché Stea chiede “per motivi organizzativi” di rispondere alla mail fornendo il proprio indirizzo di residenza e un recapito telefonico? Dati che servono al Dipartimento Lavoro (e perché!?!), o piuttosto al comitato elettorale dell’assessore per comunicazioni in questa campagna elettorale? È evidente che qui non saremmo più nell’ambito dell’opportunità o meno di questa attività di “corrispondenza” ma proprio a un’attività assessorile che non dovrebbe essere posta in essere, altrimenti l’attestato di riconoscimento, diventa una richiesta di sostegno elettorale».

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