Dovranno risarcire quasi 35mila euro al ministero della Difesa i due militari coinvolti nell’inchiesta sulla fornitura «fantasma» di carne a bordo di nave Cavour, l’ammiraglia della Marina militare di Taranto. Lo ha disposto la Corte dei Conti che ha accolto la richiesta della procura contabile di Puglia: il collegio presieduto da Pasquale Daddabbo ha dato ragione alle istanze avanzate dal sostituto procuratore generale Fernando Gallone che ha ripercorso l’intera vicenda, nata da un’inchiesta della Procura ordinaria ionica, e quantificato il danno erariale.
Per i magistrati contabili il capitano di fregata Alessandro Dore, all’epoca capo servizio amministrativo dell’unità navale, avrebbe agito in modo intenzionale causando un danno per le casse dello Stato. Nel giudizio era coinvolto anche Pietro Ciancia, sottufficiale subordinato a Dore che avrebbe falsamente attestato la consegna del prodotto, in realtà mai giuntà a bordo della nave.
Il procedimento penale si è concluso con una condanna definitiva a 2 anni e 4 mesi mesi nei confornti di Ciancia e con la prescrizione dei reati di corruzione e truffa aggravata per Dore...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION