“DIETA PER LA SALUTE PIANETARIA, FLESSIBILE E RICCA DI VEGETALI” "Potrebbe evitare, nel mondo, 40.000 morti al giorno (prevenirne 15 milioni delle premature, all'anno, negli adulti, esclusi quelle da obesità). Lo afferma il prof. Walter Willett dell’università Harvard TH Chan che, nel rapporto, raccomanda diete, tra cui:
Frutta e verdura – almeno cinque porzioni al giorno . Cereali integrali: tre o quattro porzioni al giorno . Frutta secca – una porzione al giorno Legumi (fagioli, piselli, lenticchie, fave) – una porzione al giorno Latticini: una porzione di latte, yogurt o formaggio al giorno Uova: tre o quattro a settimana Pollo – due porzioni a settimana Pesce (anche se congelato o allevato) – due porzioni a settimana Carne rossa – una porzione a settimana. La dieta è flessibile e consente,quindi, adattamenti ai gusti locali e può includere alcuni prodotti di origine animale o essere vegetariana o vegana.
La dieta è stata anche associata a riduzione di cancro e malattie neurodegenerative”. Il rapporto, pubblicato su “Lancet” e ripreso da Damian Carrington, redattore ambientale CEST, è stato redatto da 70 esperti autorevoli provenienti da 35 paesi e 6 continenti, i quali, tra l’altro, attribuiscono all’adozione di tale dieta, anche la “riduzione (impossibile senza cambiare il modo in cui il mondo mangia) della metà di emissioni climatiche legate all’alimentazione, responsabili del riscaldamento globale entro il 2050”. In molti luoghi – denuncia il Rapporto - le diete odierne sono malsane e insostenibili: eccedenza di carne, latte e formaggio, grassi animali e zuccheri. Negli Stati Uniti e in Canada, si consuma carne rossa sette volte più della raccomandata; i n Europa e America Latina cinque volte e in Cina quattro volte. Per raggiungere un'alimentazione sana e sostenibile, è necessario eliminare anche le gravi disuguaglianze nel sistema alimentare: il 30% più ricco della popolazione mondiale è responsabile di oltre il 70% dei danni ambientali legati all'alimentazione. Inoltre, 2,8 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana e 1 miliardo è denutrito, nonostante la produzione globale di cibo sia sufficiente. Il sistema alimentare sta inoltre danneggiando il miliardo di persone che soffrono di obesità.
Il rapporto raccomanda di “spostare le tasse per rendere il cibo non sano più costoso e quello sano più economico (prezzo politico) regolamentare e controllare la pubblicità del cibo non sano e l'uso di etichette di avvertimento, e spostare gli attuali ingenti sussidi agricoli verso alimenti più sani e sostenibili”. "Non si tratta solo di abbassare i prezzi, ma anche di aumentare il potere d'acquisto sì che le persone possano permettersi una dieta più sana”( Prof Line Gordon, dir. Stockholm Resilience Centre).
"Ciò che mettiamo nei nostri piatti può salvare milioni di vite, ridurre miliardi di tonnellate di emissioni, arrestare la perdita di biodiversità e creare un sistema alimentare più equo possibile: essenziale per garantire un futuro sicuro, giusto e sostenibile per tutti" (prof. Johan Rockström, co-presidente della commissione che ha redatto il rapporto). I dati alla base del rapporto – sottolinea abilmente - Damian Carrington - sono disponibili online e possono essere utilizzati per adattare diverse diete per la salute planetaria ai gusti di persone di diversi paesi e differenti età. Il sito web mostra anche in che misura le diete riducono i decessi, migliorano la nutrizione e riducono l'impatto ambientale. "Ci auguriamo che questo porti a un processo decisionale più basato sulla scienza" (Springmann). Il rapporto stima che i danni alla salute e all'ambiente causati dall'alimentazione costino alla società circa 15.000 miliardi di dollari/anno mentre gli investimenti per trasformare il sistema alimentare costerebbero 200- 500 miliardi di dollari/anno, ma farebbero risparmiare 5.000 miliardi di dollari. Conviene sotto tutti i punti di vista e dovunque: per questo è “dieta Planetaria”.