Domenica 07 Settembre 2025 | 19:01

Rifugiato non è sinonimo di migrante

 
Fabio Sìcari (Bergamo)

Reporter:

Fabio Sìcari (Bergamo)

Martedì 23 Febbraio 2016, 19:33

Col termine profugo si indica chi ha lasciato il Paese di origine a causa di persecuzioni, guerre, povertà, fame, calamità naturali eccetera. Non è proprio sinonimo di migrante, parola con la quale s’intende chi si sposta liberamente dallo Stato o dalla Regione originari per migliorare le condizioni materiali e sociali, senza l’intervento di fattori esterni.
Il rifugiato è chi è fuggito o è stato espulso dal Paese di origine per discriminazioni politiche, religiose, razziali o perché appartenente a una categoria sociale di persone perseguitate. Il rifugiato è chi riceve dalla legge dello Stato che lo ospita o dalle convenzioni internazionali lo statuto di rifugiato e la protezione con l’asilo politico.
La condizione di rifugiato è stata definita dalla Convenzione di Ginevra firmata nel 1951 e ratificata da 145 Stati delle Nazioni Unite.


Fabio Sìcari (Bergamo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)