Un tempo punto di riferimento per la vita balneare e il turismo, oggi l’ex lido Samsara nel Salento si presenta come un luogo abbandonato al degrado e all’incuria. Da quasi dieci anni, a causa di interminabili diatribe legali, l’area resta in uno stato di abbandono che non solo deturpa il paesaggio, ma rappresenta un concreto pericolo per cittadini e turisti.
Le immagini inviate dai residenti parlano da sole: rifiuti sparsi, lamiere arrugginite, lastre di vetro pericolanti, resti di animali in decomposizione. Non mancano episodi di bivacchi improvvisati, trasformando l’area in una zona insicura e insalubre.
«Non ci interessa più di chi sia la colpa — denuncia una cittadina che per l’ennesima volta si trova costretta a segnalare la vicenda — vogliamo solo avere la certezza che andando al mare non ci cada una lastra di vetro in testa o che un chiodo arrugginito non ci mandi in ospedale».
La vicenda giudiziaria, nonostante l’ennesima sentenza arrivata di recente, non sembra avviata a una soluzione. Nel frattempo, la collettività resta ostaggio di uno scempio che si protrae da anni e che rischia di diventare cronico.
La richiesta è chiara e semplice: mettere in sicurezza l’area, restituire dignità a un luogo che dovrebbe essere patrimonio della comunità e non una ferita aperta sul territorio. «Chiediamo solo cose basilari — conclude la cittadina — come la sicurezza e il diritto a godere del mare senza rischiare la salute». Un grido d’allarme che non dovrebbe restare inascoltato.