Un’autentica giostra del gol. Che il calcio di Gaetano Auteri fosse improntato all’offensiva era cosa nota, ma i numeri offensivi del Bari destano davvero meraviglia, sebbene siano trascorse soltanto quattro giornate nel campionato di serie C. Dieci reti all’attivo in 360’, alla media esatta di 2,5 centri a partita. Scontato che, con tali numeri, l’attacco biancorosso sia balzato in vetta alla classifica dei gol segnati nel girone C, staccando nettamente la concorrenza: a parità di match disputati, chi si avvicina di più ai Galletti sia la Ternana con sei gol realizzati.
La «regola del tre» in trasferta (tanti sono i gol rifilati rispettivamente a Francavilla, Cavese e Viterbese) è una lampante dimostrazione della facilità con la quale i biancorossi riescano a trovare la via per la realizzazione: una musica ben diversa rispetto allo scorso anno, quando, sotto la gestione di Giovanni Cornacchini, i gol all’attivo in quattro match furono sei, dei quali la metà su calcio di rigore. Ancora: la stagione passata timbrarono il cartellino quattro elementi (Antenucci, D’Ursi, Ferrari e Sabbione), mentre ora hanno iscritto il loro nome alla classifica marcatori cinque componenti della rosa di Auteri: Antenucci, D’Ursi, D’Orazio, Celiento e Di Cesare. Con una sostanziale differenza: il Bari attuale non ha ancora usufruito di alcun penalty. A proposito della graduatoria dei bomber, in testa ci sono proprio il sorprendente Celiento (malgrado sia un difensore) ed il solito Antenucci. E forse andrebbe sottolineato una volta in più lo straordinario rendimento del bomber molisano. A volte sembra quasi che i suoi gol non facciano più notizia. Invece, non solo continua ad avere un’impressionante continuità realizzativa, ma, con le nuove mansioni, si è trasformato in una sorta di direttore d’orchestra del reparto offensivo: si abbassa per dialogare con i centrocampisti e lancia i compagni con assist geniali, senza al contempo perdere la proverbiale freddezza sotto porta. A 36 anni, la classe del numero sette è sempre cristallina e di categoria superiore: straordinaria la sua capacità di rendere semplice ciò che in tanti fallirebbero.
Se già in tale stato, la prima linea biancorossa vanta numeri impressionanti, va sottolineato come Auteri abbia ragione nell’individuare ampi margini di miglioramento. Basta scorrere le altre sei frecce a disposizione del coach di Floridia. Eugenio D’Ursi in appena quattro presenze, ha già pareggiato lo score dell’intero 2019-20, a quita due reti. L’esterno offensivo napoletano sembra trasformato rispetto a dodici mesi fa: messi da parte i problemi fisici, ha ritrovato velocità ed incisività. Sono, invece, ancora all’asciutto gli altri componenti del reparto. Ma Manuel Marras dà segni di progresso gara per gara: a Viterbo ha sfiorato due volte il bersaglio e le otto reti accumulate in B nell’ultimo torneo giocato a Livorno suonano come garanzia del suo contributo alla causa. Deve ancora carburare Leonardo Candellone, mentre il giudizio è sospeso sugli ultimi arrivati Nicola Citro ed Adriano Montalto, sebbene per esperienza e curriculum rappresentino senza dubbio due lussi per la categoria. Nota finale per Simone Simeri, ancora ai box per infortunio. Nel progetto del Bari, il 27enne partenopeo continua ad essere un pilastro: entro la settimana, dovrebbe essere formalizzato il rinnovo del contratto (dal 2021 al 2023 con conseguente adeguamento dell’ingaggio) da tempo promesso. Un’attestazione di fiducia da parte del club che dovrebbe avere il potere di ricaricarlo completamente. Ripartendo dagli undici pesantissimi gol (tutti portarono punti) in grado di condurre i Galletti ad un passo da quella promozione che ora non deve più sfuggire.