Pareggio rocambolesco tra Bari e Pescara (1-1) in un San Nicola silenzioso per la contestazione dei tifosi biancorossi (gli ultras sono rimasti fuori dalla curva nord, mentre nel settore sono stati esposti teli con scritto «Vendi», «Liberateci» e «Vattene» rivolti alla società). I pugliesi hanno recriminato per non aver sfruttato al meglio l'uomo in più per due terzi della gara.
Gli abruzzesi, molto brillanti in fase di costruzione, sono passati in vantaggio in avvio con una incornata di Di Nardo, e hanno dominato la frazione fino all’espulsione di Olzer alla mezz'ora. Poi il Bari ha provato a riorganizzare le idee.
Nella ripresa i pugliesi hanno acquisito il controllo della gara fino all’occasione del calcio di rigore concesso al 17' st: lo ha calciato due volte Moncini (l'arbitro lo ha fatto ripetere dopo il check Var per l’ingresso in area di alcuni giocatori del Pescara) e in entrambi i casi il tiro è stato respinto dal portiere ospite Desplanches. Nel finale, al 38' st, il pari di testa di Maggiore su cross di Dorval.
Dopo il 90' sono stati espulsi per proteste il difensore del Bari Meroni e l’allenatore Vivarini.
La protesta degli ultras biancorossi, partita dal centro città dopo l'incontro con l'amministrazione comunale, è proseguita fuori lo stadio.
















