«Sei stato un supereroe». Sono le parole che una bambina ha rivolto ad un capotreno delle Ferrovie del Sud Est dopo aver preso le difese e salvato sua mamma dalla violenza dell'ex compagno, riuscito a fuggire a piedi. A raccontarlo alla Gazzetta è la testimonianza di un lettore (l'episodio, da verifiche, è stato effettivamente denunciato alla Polizia ferrovia e adesso ci sono accertamenti in corso). Il fatto sarebbe avvenuto mercoledì 10 dicembre su un convoglio regionale, il 92334, partito da Putignano e diretto a Bari Centrale, fermo alla stazione di Turi: verso le 16.30 un uomo, italiano e in stato di alterazione, avrebbe minacciato il capotreno di posizionarsi davanti al convoglio, sui binari, bloccando di fatto la circolazione ferroviaria, se non avesse invitato a scendere la donna che si trovava sul vagone con l'attuale compagno. E il tutto davanti ai suoi due figli, entrambi minorenni.
Nessuno dei passeggeri sarebbe intervenuto, mentre il capotreno avrebbe deciso di prendere in mano la situazione fermando il convoglio per pochi minuti, parlando con l'uomo per tentare di dissuaderlo e infine bloccandolo mentre tentava di posizionarsi davanti al convoglio. In tutto ciò sarebbe intervenuto anche per calmare la donna, parlandole e convincendola a rimanere sul treno per essere aiutata. Nel frattempo è scattato l'allarme al numero unico di emergenza 112, ma il presunto aggressore sarebbe riuscito a dileguarsi a piedi prima dell'intervento dei carabinieri e della polizia locale.
Il treno poi ha ripreso la propria corsa verso Bari Centrale, dove la donna, in forte stato di agitazione, è stata presa in carico dagli agenti della Polfer. La situazione è poi tornata alla calma, mentre una dei due figli ha ringraziato il personale in divisa.
















