La sfida tra Lecce e Pisa al «Via del Mare» manca, nel campionato di serie A, da circa 34 anni e precisamente dal 3 febbraio 1991. Il match terminò in parità, per 1-1. Nel Salento, le due formazioni si sono affrontate in tutto 19 volte, con 12 successi dei padroni di casa, 6 pareggi e una vittoria degli ospiti, ma di questi match solo 3 si riferiscono alla massima serie. Oltre a quello del 1991, ce ne sono altri due: il primo andò in scena il 6 aprile 1986 è finì per 1-1, il secondo fu disputato il 30 ottobre 1988 e si concluse con l’affermazione per 1-0 dell’undici all’epoca allenato dal compianto Carletto Mazzone. A firmare il gol che lo decise fu il difensore Roberto Miggiano, all’86’.
«Rammento benissimo l’episodio - racconta l’ex difensore, oggi allenatore con esperienze nello staff di Walter Mazzarri - Segnai di testa, svettando in area su una punizione calciata da Barbas. Eravamo in avvio di torneo ed i due punti intascati contro i nerazzurri ci proiettarono in alto in classifica. Alla lunga ci salvammo senza patemi. La cosa buffa è che feci centro anche nel confronto di ritorno, in campo avverso, sempre con una “incornata”, questa volta su corner battuto da Nobile. In Toscana, però, la gara si chiuse per 1-1. In seguito, da trainer del Viareggio, ho ricevuto la visita di alcuni tifosi del Pisa che vollero conoscere il difensore che aveva realizzato due gol alla loro compagine nella medesima annata».
Domani, le due squadre si troveranno faccia a faccia al «Via del Mare» in una partita che ha una enorme valenza per entrambe, stante la loro situazione di classifica ed in considerazione del fatto che vengono da una sconfitta “dolorosa”: «Il match è molto importante sia per il Lecce che per il Pisa. I punti in palio sono pesantissimi. Il team che dovesse spuntarla compirebbe un passo in avanti fondamentale, anche se il cammino è ancora lungo. Ma mettere fieno in cascina in questa fase serve per avere maggiori chance di centrare l’obiettivo-permanenza in primavera, quando il torneo si deciderà». Miggiano crede nel Lecce: «Ha le carte in regola per battere il Pisa. I giallorossi hanno sin qui steccato poche volte. Hanno identità e solidità. Dal match con il Bologna in poi se la sono giocata con tutte le rivali, anche quelle più quotate, come contro il Napoli, in casa. A Cremona, pur perdendo, hanno fatto meglio degli avversari nel primo tempo. Se riusciranno a mettere a segno qualche gol in più, riusciranno a giocarsi sino in fondo le proprie chance di conservare la categoria. Che ci sarebbe stato da soffrire lo si sapeva in partenza. Lottare strenuamente per la permanenza in A fa parte del dna della nostra storia».
Per Wladimiro Falcone e compagni, conquistare il bottino pieno contro il Pisa sarebbe fondamentale anche nell’ottica delle sfide difficilissime che il complesso salentino dovrà affrontare nelle battute conclusive dell’andata: «Vedersela con le big è sempre complicato, ma non bisogna dare per scontato che non si raccoglieranno punti. I match vanno giocati sempre con la consapevolezza che il risultato scaturisce da ciò che si riesce a dare in campo. Se poi i rivali sono bravi a fare valere la propria superiore caratura tecnica allora vanno applauditi. In questo caso si volta pagina e si pensa alla sfida seguente, nella quale c’è da dare di nuovo il top». Da ex difensore, Miggiano applaude Tiago Gabriel, uno dei giovani più interessanti tra quelli a disposizione di Eusebio Di Francesco: «Nelle prime uscite, pur lasciando intravedere delle potenzialità, mi sembrava un po’ acerbo. Ma è cresciuto tanto. Penso che il mister ed il suo staff stiano facendo migliorare i singoli oltre al collettivo. Ora il portoghese dimostra personalità ed è progredito sia nella tattica individuale che nel gioco d’assieme. Con lui è stato effettuato un lavoro certosino su quelli che sono i “principi” dai quali un centrale difensivo non può prescindere. D’altro canto, mi risulta che, da diverse settimane, sia visionato dagli osservatori di club italiani e stranieri».
















