Giovedì 11 Dicembre 2025 | 06:48

Prima cena nei locali top poi si dà alla fuga: ecco il vizio dello «scroccone» seriale del Tarantino

Prima cena nei locali top poi si dà alla fuga: ecco il vizio dello «scroccone» seriale del Tarantino

 
Massimiliano Martucci

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Massimiliano Martucci

Prima cena nei locali top poi si dà alla fuga: il vizio dello «scroccone» seriale del Tarantino

Diversi ristoranti di Martina Franca e Taranto presi di mira insieme con alcuni b&b. Il rito: «La carta non funziona? Le faccio subito un bonifico istantaneo»

Giovedì 11 Dicembre 2025, 06:00

È una tipica giornata estiva, a Martina Franca. Nei vicoli del centro storico il bianco abbacinante della calce fa rimbalzare la luce solare e trovare ombra è l’unico obiettivo di chi si avventuri per i vicoli storti.

Sedersi a mangiare in un ristorante sembra una soluzione ottimale: un paio di bicchieri di bianco freddo, un primo profumato, e così passano veloci le ore infuocate. Va bene anche se si è soli. Al momento di pagare però la carta fa le bizze. Non passa. Né la prima, né le altre volte. Il conto è di sessanta euro. La persona alla cassa attende paziente, il cliente è in imbarazzo per la magra figura, ma poi l’idea geniale: «Ti pago con un bonifico». Che male c’è? Del resto il cliente, un uomo distinto sulla sessantina, un po’ appesantito, lo sguardo buono e pochi capelli in testa, non ha l’aria del bandito. «Non è un problema», dice la persona alla cassa, che con un occhio guardava l’inutile pos e con l’altro la sala con i tavoli che attendevano di essere serviti. In quel momento ci si fa due conti a mente, è una scommessa. Al massimo si perdono i soldi di un cliente, ma perché piantare una grana davanti alla sala piena? Così l’uomo, satollo, va via e al ristoratore rimane il dubbio di aver fatto la scelta giusta. Dopo pochissimo arriva una mail, con una copia di una contabile a nome del ristorante, tramite il circuito Postepay. “Bonifico istantaneo” è l’oggetto della mail. Il ristoratore attende paziente qualche giorno, ma il bonifico non verrà mai accreditato.

Nel settore si passa parola velocemente. I colleghi si avvisano, si scambiano informazioni. Nel gruppo qualcuno ammette: «Sì, è stato da me, ha fatto la stessa cosa», poi emerge un’altra testimonianza, poi un’altra ancora. La rete dei ristoratori non conosce confini territoriali e la voce dello scroccone arriva anche a Taranto. Un ristoratore conferma a Gazzetta che l’uomo avrebbe mangiato, a sbafo ovviamente, anche da lui.

Lo scroccone, secondo quanto raccontano alcuni ristoratori è un uomo di Martina Franca, di mezza età, che vive al nord. Si presenta con fare distinto, da solo. Si siede, ordina in maniera importante, e al momento di pagare fa la scenetta della carta che non funziona. Nessun sospetto, fino a quel momento, perché già dal modo di ordinare gli operatori del settore profilano il cliente. Chi sceglie senza guardare il prezzo, con sicurezza, è un buon cliente. Di solito. Da giugno a settembre lo scroccone avrebbe mangiato in diversi ristoranti di Martina Franca e Taranto: Gaonas, Origini, Cocopazzo e Gatto Rosso. Anche alcuni b&b sono stati «visitati» e vittime dello stesso trucco. Se la carta non funziona, ecco la mossa del bonifico istantaneo. Immaginiamo la scena: «Ecco, vedi, ho fatto il bonifico. Se controlli sul tuo conto dovrebbe esserti già arrivato». Chi ha tempo di accedere all’app della banca per verificare? Perché rischiare di fare la figura dei malfidati davanti alla sala? L’uomo quindi saluta educatamente e va via, alla ricerca di una nuova prelibatezza da assaggiare. Gratis.

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