BARI - «Veniamo da un anno di errori e sfortune. L’ultimo torneo può insegnare molto, è finito con una salvezza importate, conquistata con lacrime vere, provate con tutta la squadra": così il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, ha presentato i nuovi dirigenti per la prossima stagione del club in B.
«Quando sono finito sotto scorta - ha ricordato - e mi dileggiavano con 'pezzo di m...' e qualcuno si chiedeva dove fossi, ero seduto al mio posto in tribuna. La mia dignità non la tocca nessuno», ha aggiunto. «Siamo ripartiti immediatamente - ha detto ancora - con le risorse giuste il ds Giuseppe Magalini, dirigente di esperienza e scopritore di talenti, e l’allenatore Moreno Longo, con un curriculum di grande rispetto. Valerio Di Cesare sarà il vicedirettore sportivo: ha fatto con noi il percorso dalla serie D».
«Abbiamo contenuti ambiziosi: vogliamo i play off. A ottobre non avevamo ancora perso per infortunio tanti giocatori e gli addetti ai lavori consideravano il Bari più forte del passato. I piani? Ci vuole programmazione. Avremo un budget importante», ha puntualizzato De Laurentiis.
E sulle polemiche per le dichiarazioni del padre Aurelio sulla multiproprietà ha chiarito: «Le parole di mio padre hanno fatto male anche a me, mi sono dissociato da figlio. Che mio padre possa dire delle c...; è chiaro, ma quando entra nella mia sfera lavorativa ci sono danni. Difendeva la multiproprietà ma con parole sbagliate. Noi crediamo in due brand sportivi, ma il mio gruppo mette tanti denari nel Bari che in passato è fallito e con la nostra proprietà non potrà mai fallire».
Il neo ds Magalini ha sottolineato: «Arrivo per darmi da fare. Sono fortunato ad essere qui. Abbiamo scelto Longo come allenatore per valori umani e tecnici».
Le prime parole del tecnico Longo: «Scegliere Bari è stato molto facile: questo club era in cima alla lista dei club dove venire a lavorare. Questa è una grande piazza, trasuda passione. Ho mamma barese, un elemento in più per accettare questo incarico».
