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Se il Pd carica zavorra Giorgia fa rinascere la Dc: il caso Alitalia insegna

 
Umberto Sulpasso

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Umberto Sulpasso

Se il Pd carica zavorra Giorgia fa rinascere la Dc: il caso Alitalia insegna

Risanare non significa liquidare. Significa trovare un giusto accordo con i sindacati per una ristrutturazione. Ma l’Alitalia non può essere venduta all’estero

Lunedì 16 Gennaio 2023, 13:25

Alitalia e «l’Isola misteriosa» sono temi di grande attualità per il futuro politico della sinistra.

In uno dei più bei libri di avventure per grandi e piccini, L’isola misteriosa del genio letterario per grandi e piccini, Giulio Verne, quando la mongolfiera su cui sono evasi 5 personaggi e un cane, comincia ad affondare, il loro leader Cyrus Smith ordina di buttare giù la zavorra e solo così la mongolfiere riesce fortunosamente ad arrivare sull’isola. Cyrus Smith salva così la ciurma e il cane (che poi risulterà utilissimo) ed è così che grazie ai nascosti favori di capitan Nemo - ricordate Ventimila leghe sotto i mari? - riesce a sopravvivere.

Purtroppo il gruppo dirigente PD non ha tratto giuste ispirazioni da Cyrus Smith e se continua ad affondare nei sondaggi è perché segue direttrici opposte: carica zavorra invece di liberarsene.

La prova è nell’inelegante e poco democratico tentativo di incidere sulla successione.

Questo o quello per me pari sono, ha detto giustamente Emiliano, il Governatore della Puglia, che pure aveva tutti i titoli per candidarsi. Fino a quando non sono chiari i progetti dei candidati non posso esprimermi, dice giustamente Emiliano . E invece a quale titolo un dirigente sconfitto come Franceschini - peraltro abbastanza apprezzabile ministro - interviene per bocciare un candidato e promuove un altro? Il problema non è se è giusta o meno l’opinione di Franceschini che la Schlein sia meglio di Bonaccini. Il problema è che un minimo di eleganza democratica richiederebbe al gruppo dirigente PD - fino a quanto è ancora in pista - di astenersi dal tentativo di influenzare il voto delle primarie. Stile e democrazia.

Ma che c’entra l’ex Alitalia (oggi Ita) con la successione PD? C’entra come sinallagma economia-politica.

Giorgia Meloni, prima donna presidente del Consiglio italiano, si candida quotidianamente a diventare la prima segretaria donna della nuova DC. In politica economica, ciò è evidente. Le concessioni governative alle frange estremiste di destra del suo gruppo, vanno integrate da sostanziali visioni DC. L’Alitalia è la compagnia di bandiera disastrata dalla gestione dei precedenti AD. Ciò non toglie che sia sbagliatissimo venderla ad una compagnia estera.

Risanare non significa liquidare. Significa trovare un giusto accordo con i sindacati per una ristrutturazione. Ma l’Alitalia non può essere venduta all’estero. I trasporti dei dati-telefonia - e della persone e merci - auto, treni ed aerei - insieme alla elettricità e fonti energetiche costituiscono il secondo livello di indispensabile necessità strategica nazionale.

Il primo livello è costituito da Istruzione, giustizia e sicurezza. L’Alitalia non è un simbolo. È un riferimento fondamentale per l’indotto business e turismo. Privare l’Alitalia dalle decisioni critiche di scelte di rotte significa amputarla irrimediabilmente del ruolo di indotto business e turismo del Paese. Ora è evidente che Giorgia, nella sua vena ricostruttrice DC, si occupa di proteggere la linea aerea nazionale. E fa benissimo. Come benissimo fece la DC a creare l’IRI - salvo disastri degenerativi successivi - perché senza l’IRI non sarebbe mai nata la grande industria italiana, inclusa la FIAT che ha goduto di immensi privilegi statali salvo salpare altrove quando più importante era per il paese mantenere la vocazione italiana. Inoltre senza l’IRI le banche italiane sarebbero affondate nel niente.

Giorgia farà benissimo se applicherà questo criterio a tutte le strutture economiche strategiche per l’economia. Risanare non è svendere. Chi l’ha detto che non ci siano manager italiani capaci di risanare? Caso mai manager di sinistra che si ispirano al grande esempio tedesco del coinvolgimento dei sindacati nella gestione.

Ma il gruppo PD, invece di seguire l’esempio di Cyrys Smith e buttare al mare la zavorra delle beghe interne, carica la zavorra delle interferenze per le primarie dei suoi dirigenti.

Sfugge al PD che Giorgia, si dimostra giorno dopo giorno, la candidata alla prima segretaria donna per una rinata DC. Dovrà buttare giù un po’ di zavorra della ridicola frangia iperfascista, ma la strada delle tutele della priorità strategiche nazionali è la strada DC che il PD ha abbandonato in toto. L’Alitalia, Telecom, non sono Versace, Bulgari. E la stessa Mediaset non è Gucci e, per il ruolo nella comunicazione che svolge, non può non essere considerata strategica per il Paese.

Giorgia sta ricostruendo la DC. Se riuscirà come Cyrus Smith a buttare giù altra zavorra, potrebbe incontrare il capitan Nemo dell’isola misteriosa, che l’aiuta a decollare. Mentre il PD se non la smette di caricare zavorra dei risentimenti interni, avvelenerà le primarie.

E allora perché Schlein e non Cuperlo, garbato interlocutore televisivo, che pure ha già dimostrato un apprezzabile curriculum di sinistra? Il PD senta Capitan Nemo: il silenzio è d’oro fino a primarie concluse.

*Senior Fellow Center for Digital Future Annenberg School of Communication University of Southern California

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