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LETTERE ALLA GAZZETTA
Giuseppe Vladimiro Gismondi, Bitetto (Bari)
26 Giugno 2016
Mi azzardo e oso proporre il cambiamento del nostro inno nazionale, che appare - e non solo a me - cadenzato, militaresco, marciabile, mentre andrebbe benissimo «L'Inno al Sole» dell'opera «Iris» di Pietro Mascagni, perché è melodioso e di suggestiva armonia. Oppure il coro a bocca chiusa dell'opera «Madama Butterly» di Giacomo Puccini, musica sublime, soave afflato. Del resto un inno, oltre al contenuto patriottico, deve esprimersi con un ritmo musicale di eccellente armonia qual è la musica lirico-classica, che è arte suprema e che «è potente come un Dio, sa creare la vita e negare la morte», come del resto insegnano i mostri sacri dell'alta musica, Mozart, Beethoven, Wagner e Verdi.
Giuseppe Vladimiro Gismondi, Bitetto (Bari)
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