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Bari, riconoscimenti ai vincitori del «Premio Letterario Fumarulo»

 
Redazione online

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L’evento si è chiuso con un’esibizione musicale del gruppo Alioune Ndiaye

Domenica 27 Giugno 2021, 18:20

Bari - Premiati i vincitori del “Premio Letterario Fumarulo”, dedicato alla memoria del dirigente regionale Stefano Fumarulo, scomparso prematuramente nell’aprile del 2017.

Una iniziativa promossa dall’associazione “Giovanni Falcone” di Bari e rivolto ai detenuti delle case circondariali di Puglia e Basilicata. All’evento, che si è tenuto nella serata di ieri nel giardino della Scuola Primaria “Giovanni Falcone”, nel quartiere Catino di Bari, ha partecipato in collegamento il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Stefano Fumarulo ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità, oltre ad aver lottato a fianco delle persone più deboli contro il caporalato e ogni tipo di mafia, sia personalmente che in qualità di dirigente regionale, unendo professionalità e rigore tecnico. Proprio per questo motivo si è imposto come modello di virtù etica e sociale, di legalità e solidarietà, e soprattutto come modello per le nuove generazioni e per chi vuole cambiare la rotta della propria vita.

I membri dell’associazione “Giovanni Falcone” - che festeggia i 25 anni di attività - hanno voluto rendere protagonisti proprio coloro che, imparando dai proprio errori, cercano una rinascita e chiedono una seconda possibilità.

I detenuti hanno partecipato attivamente al concorso presentando componimenti poetici e narrativi. Questi sono stati valutati da una commissione che ha valutato e nominato i vincitori. Il progetto si è concluso il 4 maggio.

Premio speciale consegnato a chi ha saputo esprimere al meglio, attraverso lo strumento della parola, i valori e le idee di cui lo stesso Stefano Fumarulo si è fatto portavoce.

Il Premio Letterario Fumarulo ha ottenuto il Patrocinio Morale della Presidenza della Regione Puglia, della Regione Puglia, del Comune di Bari, della Casa Circondariale di Bari, del Provveditorato di Puglia e Basilicata, del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia, dell’Associazione Nazionale Magistrati, della Fondazione Falcone, di Libera e le associazioni Gens Nova e Antigone.

L’evento si è chiuso con un’esibizione musicale del gruppo Alioune Ndiaye, dell’associazione Ghetto Out - Casa Sankara Centro Fumarulo.

«Sono pieno di gratitudine per questa iniziativa - ha detto il presidente Emiliano - perché Stefano è stato per tutti noi un amico straordinario, unico. Ma era anche uno scienziato sociale, era anche una di quelle persone che faceva funzionare il cervello anziché la pancia quando si occupava di grandi fenomeni come la criminalità organizzata, come i flussi migratori, come il tema dell’accoglienza. Non era una persona che semplificava, non era però neanche una persona che complicava troppo le cose. Non era neanche solo un teorico, era anche un dirigente della pubblica amministrazione che ha saputo ideare sistemi nuovi, innovativi che adesso in Puglia sono diventati la regola. Persino il ministero dell’Interno adesso ha delegato la Regione Puglia per la costruzione di foresterie per lavoratori in agricoltura sul modello inventato da Stefano». 

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