«Quanti sono i gusti»? Sin dalle elementari ci hanno insegnato che sono cinque (dolce, amaro, salato, aspro, grasso). Poi se n’è aggiunto un altro: umami (quello del glutammato).
Nossignori, contrordine: sono sei.
Ricercatori della Deakin University (Australia), preceduti da qualche altro (l’anno scorso, negli Usa, dagli scienziati dell’università dell’Oregon che lo battezzarono «starchy») ma non in maniera convincente, ne hanno scovato, ormai con precisione scientifica, un altro: il sapore dei carboidrati che differisce dal gusto di dolce.
Quello cioè della pasta, del pane e delle patate. Ed è dimostrato che questo sapore crea dipendenza, donde l’irresistibile richiamo, per alcuni, a consumare questo tipo di alimenti ad ogni occasione, a prediligerli, a sentirsene appagati.