Sabato 06 Settembre 2025 | 02:51

L’importanza di chiamarsi melanoma

 
Nicola Simonetti

Reporter:

Nicola Simonetti

L’importanza di chiamarsi melanoma

Servono percorsi prioritari per diagnosi e terapie, contro la cattiva prevenzione e l’accesso disordinato alla dermatologia

Venerdì 04 Luglio 2025, 12:40

Il Comitato tecnico-scientifico dell’Intergruppo parlamentare “Malattie cutanee e salute della pelle” lancia l’allarme: l’accesso ai percorsi specialistici dermatologici è ostacolato da liste d’attesa congestionate da troppe visite non necessarie, mettendo a rischio l’efficacia delle cure contro i tumori della pelle. Per questo motivo, si propone l’attivazione di percorsi differenziati per pazienti con sospetto tumore cutaneo, oltre a una forte azione educativa contro comportamenti errati e il “fai da te” dermatologico.

In caso di dubbio, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di famiglia, che può indirizzare con precedenza assoluta verso uno specifico percorso diagnostico. Secondo i dati, l’80% dei melanomi e altri tumori cutanei – se diagnosticati in tempo – può essere risolto con un semplice intervento chirurgico. Ma i ritardi nella diagnosi, dovuti all’attuale sistema di accesso, possono generare una perdita di efficacia nelle cure, rendendo necessarie terapie più invasive e costose per pazienti e sistema sanitario.

L’esposizione solare va gestita fin dalla tenera età: la pelle “ricorda” ustioni e danni, e le patologie cutanee sono in costante aumento in Italia. Il melanoma cresce del 5% all’anno: erano 14.900 i nuovi casi nel 2020, con oltre 17.000 previsti per il 2025.

Durante un confronto tecnico-scientifico in Senato, moderato dal dott. Marcello Portesi (ALTIS), con il patrocinio dell’Intergruppo Parlamentare e su proposta della rivista Italian Health Policy Brief (con il supporto non condizionato di La Roche-Posay), sono emerse proposte concrete per migliorare i percorsi terapeutici.

La senatrice Daniela Sbrollini, co-presidente dell’Intergruppo, ha sottolineato la necessità di riorganizzare i servizi sanitari per garantire diagnosi più tempestive delle patologie gravi della pelle, riducendo i tempi e migliorando gli esiti terapeutici, con un impatto positivo anche sulla spesa pubblica.

Il professor Marco Ardigò, direttore di Dermatologia all’Humanitas University di Milano, ha evidenziato come le liste d’attesa siano ingolfate da visite richieste per lesioni non tumorali, causando ritardi nei casi realmente a rischio. Ha inoltre segnalato la diffusa mancanza di controllo dei nei e la scarsa abitudine a rivolgersi al proprio medico per un primo parere.

È importante evitare l’eccessiva esposizione solare, l’uso scorretto o insufficiente di creme protettive, la mancanza di abiti schermanti nei soggetti a rischio e l’impiego delle lampade UV per l’abbronzatura artificiale. A questo proposito, la campagna “Save Your Skin”, promossa dalla Società Italiana di Dermatologia e da La Roche-Posay, rappresenta un esempio virtuoso: grazie a screening gratuiti in molte città italiane, mira a educare la popolazione sui rischi legati al sole e sull’importanza della prevenzione.

Serve una maggiore protezione fin dall’età scolare, quando la pelle è più sensibile, e il potenziamento della formazione dei medici di medicina generale in tema di prevenzione e diagnosi precoce. «Formare e sensibilizzare i colleghi e promuovere l’uso del dermatoscopio è un nostro impegno costante», assicura il dott. Gianmarco Rea, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale.

«Occorre evitare il rischio di metastasi, il peggioramento della prognosi, interventi più invasivi e frequenti conseguenze psicologiche», aggiunge la dottoressa Monica Forchetta, presidente dell’associazione pazienti melanoma.

Le richieste finali: distinguere la visita dermatologica per sospetto tumore da quelle per altre patologie, riconoscere come prestazioni essenziali (LEA) tecnologie fondamentali per la diagnosi precoce, come la microscopia confocale in vivo, la total body photography digitalizzata e la videodermatoscopia digitale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicola Simonetti

Una mela al giorno

Biografia:

Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

Nicola Simonetti

Calendario dei post

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)