Pizza: oggi il mondo la festeggia e coglie l’occasione per rassicurare “ mangiami pure, ho l’ok della scienza che sia margherita o quattro stagioni,tutto fa salute.” E, in effetti, basta sfogliare un numero della rivista scientifica European Journal of Clinical Nutrituion (2007) per sapere che un’ampia ricerca clinica ha dimostrato, su oltre 500 pazienti, che “i consumatori seriali di una o più porzioni di pizza (senza esagerare) a settimana presentano un rischio di infarto ridotto di circa un terzo così come quello collegato ad alterazioni di cuore, cervello, circolo sanguigno e psiche incerta (Internatiol Journal of cancer) e ridotto notevolmente e tale risulta anche il rischio di cancro al colon-retto ed altri visceri rispetto ai non consumatori. Licopene del pomodoro, l’olio di oliva (meglio extravergine), la mozzarella (proteine nobili) se ne rendono garanti. Il licopene così introdotto tiene a bada i capricci della prostata. Inserite nel contesto di una dieta mediterranea, pizze and company sono autentico fattore di salute. Questo è ancor più prezioso se si usa farina integrale (raccomandata); da rifiutare, invece, le farine pesanti o troppo cariche di glutine, amido, additivi. Una pizza fatta con farina integrale e verdure (rucola, basilico, aglio o cipolla, zucchine, carote, spinaci, origano, ecc.), secondo ampia ricerca giapponese, è ottima anti-aging (contro la vecchia accidentata). Un misurato bicchiere di vino o di birra aiuta a rafforzare l’apparato cardiocircolatorio. Dal punto di vista psicologico, i colori stessi, i sapori ed odori ben coniugati, lo stesso cric-croc prodotto dalla masticazione, impegnano e gratificano tutti i sensi generando calma, tranquillità, silenziano depressione ed ansia, danno sazietà con poche e sane calorie. Gli psicologi ricavano dati dalle scelte individuali ovvero dimmi che tipo di pizza scegli e come la mangi e ti dirò chi sei: abitudinario anche nella vita è chi si “abbona” allo stesso tipo mentre chi fai il contrario, è aperto alle novità della propria vita, sbarazzino; chi preferisce pizza sottile e croccante è persona decisa; chi la vuole morbida, ama la vita pacifica; chi la divide in porzioni (o, ancor più, se la fa tagliare) e mangia in fretta, è chi non conosce ostacoli e pretende tutto e subito; chi fa l’opposto, ama la buona tavola, la goduria, pacioccone. Non mangiare il “bordo” (della napoletana) dimostra pigrizia ed il vicino che, invece, glielo sottrae, dimostra la propria insoddisfazione della propria vita, ingordigia. I circa 9 milioni di pizze che, oggi, saranno consumate in Italia, siano fattore di gioia condivisa. Si tratta di un sano piatto unico che, secondo i canoni, deve pesare 210 grammi e fornire 560 calorie, e, se Margherita, garantire, in 100 gr., 6 grammi di buone proteine, 53 di carboidrati oltre preziosi sali minerali, vitamine, grassi salutari. La prudenza suggerisce di non mangiare le crosticine bruciate. E ben vengano questi “cerchi tricolore”, patrimonio indiscusso di benessere, convivialità e salute.

Pizza Eataly
Che sia margherita o quattro stagioni, tutto fa salute
Venerdì 17 Gennaio 2025, 16:01
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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.
Nicola Simonetti
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