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I rischi della cosiddetta dieta del digiuno intermittente

 
Nicola Simonetti

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I rischi della cosiddetta dieta del digiuno intermittente

Nuova moda alimentare che abbiamo importato dagli USA e che ci divertiamo a scimmiottare facendoci del male

Venerdì 19 Aprile 2024, 17:24

BARI - Nuova moda alimentare che abbiamo importato dagli USA e che ci divertiamo a scimmiottare facendoci del male: il digiuno intermittente, definito impropriamente “dieta mima digiuno”. Il prof. Giorgio Calabrese (università di Torino) aggiunge che esso non può dirsi “dieta” e neanche è “privo di rischi, soprattutto per il cuore, né allunga la vita, semmai la riduce” (Fanpage.it). La liturgia venera diverse formule 16:8, cioè mangiare solo in 8 ore del giorno (a scapito di colazione e cena) e digiunare nelle altre 6; 12:12 cioè dodici di digiuno assoluto e 12 nelle quali è consentito mangiare (poco e male per alcuni “fedeli”, “quello che vuoi” per altri).

Un “quando” mangiare piuttosto che “come e quanto” mangiare. Ma, a parte i danni collegati con la nuova “moda”, “ se si vuole perdere peso e restare in salute, occorre comunque mantenere una dieta molto equilibrata, di tipo mediterraneo, e con basso apporto di calorie”. Lo stomaco, il metabolismo organico hanno già il fisiologico riposo notturno assicurato dalla notte (dopo cena e prima di colazione, appuntamenti da non ignorare). Gli basta. “Il 16/8 ed il 12/12 inizialmente possono avere degli effetti positivi, sia sul peso, che sul dimagrimento, o sulla riduzione dell’infiammazione, l’insorgenza di tumori e le malattie metaboliche e cardiovascolari” ( prof. Pier G. Pellicci e Luca Mazzarella dell’Istituto europeo di oncologia, Milano, su Nature Communications).

Ricercatori dei Queen Mary's Precision Healthcare University Research Institute (PHURI) e della Norwegian School of Sports Science che hanno monitorato più di 3.000 proteine ​​presenti nel corpo osservandone le variazioni in 7 giorni di “mima digiuno” avvertono, su ”Nature Metabolism 1 marzo 2024 , che “un digiuno di tale durata deve essere sempre effettuato con l'aiuto di un medico… i benefici sono probabilmente inferiori ai danni causati (p.es. trombosi… I nostri partecipanti - sottolinea il prof Langenberg - erano giovani e sani. Eppure abbiamo osservato un aumento del rischio di coaguli di sangue”).

Circa una proteina su tre ha subito cambiamenti significativi in tutti i principali organi del corpo… dopo solo 3 giorni di digiuno, indicando una risposta di tutto il corpo alla completa restrizione calorica ma c'erano segni distintivi del digiuno che andavano oltre la perdita di peso, come i cambiamenti nelle proteine ​​che costituiscono la struttura di supporto dei neuroni nel cervello. “È necessario trovare il giusto equilibrio, perché è chiaro che, a un certo punto, i rischi superano i benefici”, avverte Filip Swirski, direttore del Cardiovascular Research Institute dei Mount Sinai Hospitals di New York (Usa) che ha dimostrato, nei topi, che il digiuno prolungato può avere conseguenze negative anche sull'immunità e relativa esposizione dell’organismo, a facili infezioni anche gravi (23 febbraio 2023 su rivista scientifica Immunity). Quindi, "Adelante, con juicio". Andiamoci piano e procediamo con giudizio. Nessun digiuno capotico.

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Nicola Simonetti

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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