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Incontinenza, in Puglia a caccia di un Vespasiano

 
Nicola Simonetti

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Tre anni fa la fece per stradaora dovrà pagare 3.340 euro

Mercoledì 29 Giugno 2022, 13:30

“Signore, mi scusi… mi scappa la pipì. Dove c’è un Vespasiano?” La domanda mi è stata posta stamane da un distinto signore che era appena sceso da un pullman proveniente da Napoli. Il bar cui si era rivolto, nonostante avesse preso un caffè, glielo aveva rifiutato. Mi sono adoperato per risolvere la situazione di emergenza. Poi ne abbiamo parlato: ha 65 anni, pensionato, soffre di incontinenza urinaria da 1 anno “Potrei avere – mi confida - una vita di qualità, ma mi trovo in situazioni imbarazzanti e queste mi deprimono. Il mio medico mi ha prescritto il “pannolone” ma quello che mi fornisce la mia ASL è un cola… urine”. La sua affermazione mi ha sorpreso perché, oggi, questi presidi hanno raggiunto un grado di qualità soddisfacente. Poi ho capito che ognuno ha il pannolone ed altri presidi necessari che mamma-Asl gli riserva in base alle proprie scelte economiche. E la gara indetta è vinta da costo più basso e non da quello che consenta la scelta per esigenze personali del paziente (età, peso, morfologia, ecc.). Il signore è nato o risiede in un’Asl miope-risparmiosa mentre se egli fosse di altrove, potrebbe fruire di un presidio personalizzato e la sua non sarebbe vita tutta in salita. In Italia sono oltre 10.500.000, tra 18 ed oltre 80 anni, di ambo i sessi.

“La FAIS, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati, - dice il presidente, Pier Raffaele Spena – ha lanciato una campagna di sensibilizzazione “E tu … di che presidio sei?” per richiamare l’attenzione su quanto, “questo oggetto, faccia la differenza nella vita di una persona e chiedere ai decisori la possibilità di una scelta più libera, perché più ampia. Il presidio per incontinenti e stomizzati non è come un cerotto o una siringa che val per tutti e per ogni età e condizione. I presidi sono prodotti che concernono l’intimità della vita. Quindi la gamma di prodotto da cui scegliere deve comprendere l’universo dei presidi in commercio…una più ampia possibilità di scelta è questione di vita, perché, a noi, la può cambiare in meglio”. Il consiglio? Non c’è alternativa alla personalizzazione del rimedio. Utilizzare quello adatto (con relativo aggravio economico personale, purtroppo) in attesa che Asl decida per l’assistito e non per il prezzo più basso che non garantisce qualità. La Federazione associazione pazienti FEIS è all’erta con iniziative concrete e di rilievo come il XII World Continence Week di Roma con il primo report dell’Osservatorio Nazionale sul problema con Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e contributo delle DG Welfare della Campania, Lazio, Piemonte e Veneto. Un progetto pilota.

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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