TARANTO - «Rispetto alla contestazione che è stata prodotta nei confronti del lavoratore impegnato nell’operazione di trasporto bramme (semilavorato siderurgico, ndr) e del nostro delegato Rls presente, sono certa che saremo in grado di dimostrare già in sede sindacale la totale estraneità ai fatti che sono stati contestati e che l’azienda evidenzia come rottura del rapporto fiduciario tra il delegato e il datore di lavoro. Ritengo molto grave quello che è successo, e la svalutazione che viene fatta del ruolo dei delegati e degli Rls, che sono un presidio fondamentale, in questa azienda in particolare ma lo sono in assoluto».
Lo ha detto la segretaria nazionale della Fiom Cgil, Francesca Re David, intervenendo in collegamento video alla conferenza stampa della Fiom e della Cgil di Taranto in merito alla sospensione con preavviso di licenziamento del delegato Rsu Giuseppe D’Ambrosio e di un lavoratore, in relazione a un incidente avvenuto il 21 ottobre scorso nel deposito Bramme dello stabilimento siderurgico di Taranto.
All’incontro hanno partecipato il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, il segretario generale della Fiom Cigl di Taranto Giuseppe Romano, il segretario generale della Cgil ionica Paolo Peluso e il coordinatore Rsu Fiom Francesco Brigati. Il carroponte 19, per cause da accertare, stava posizionando una bramma media in un box in cui erano invece depositate bramme corte. La bramma in movimentazione, non essendo quella corta prevista dal sistema informatizzato, ha provocato uno squarcio sulla lamiera di tamponatura perimetrale del capannone, ma non ci sono stati feriti. Queste manovre sono automatizzate ma è possibile passare alla modalità manuale, come rilevato dallo Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl, che ha chiesto all’azienda ulteriore documentazione entro domani per chiarire le responsabilità. Le prove di funzionalità, secondo l’azienda, non hanno rilevato nessun funzionamento anomalo nel sistema automatico di manovra del carroponte. Al delegato Fiom si contesta la presenza durante l’operazione che avrebbe in qualche modo distratto il lavoratore che manovrava il mezzo.