Martedì 09 Dicembre 2025 | 13:24

Kyma Mobilità, seconda aggressione a un conducente di un bus a Taranto in 48 ore: anche per lui un pugno in faccia

Kyma Mobilità, seconda aggressione a un conducente di un bus a Taranto in 48 ore: anche per lui un pugno in faccia

 
Redazione online

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Kyma Mobilità, seconda aggressione a un conducente di un bus a Taranto in 48 ore: anche per lui un pugno in faccia

«Situazione ormai insostenibile, servono interventi immediati». L'episodio ieri, 8 dicembre, al quartiere Paolo VI

Martedì 09 Dicembre 2025, 11:59

Kyma Mobilità esprime profonda e crescente preoccupazione per la sicurezza del proprio personale dopo due gravi episodi di violenza avvenuti a distanza di meno di 48 ore ai danni degli operatori in servizio sulle linee urbane di Taranto. Un’escalation definita “ormai insostenibile” dall’azienda, che chiede interventi immediati e mirati da parte delle autorità competenti.

Il primo episodio risale alla sera del 6 dicembre, nel rione Tamburi. Il secondo, ancora più allarmante, è avvenuto l’8 dicembre in via della Liberazione, nel quartiere Paolo VI: un autista della linea 17 è stato improvvisamente colpito al volto da un individuo, attualmente in fase di identificazione. Le ragioni del gesto restano al vaglio degli inquirenti.

In entrambi i casi, i lavoratori feriti sono stati prontamente assistiti dai sanitari del 118 intervenuti sul posto. I Carabinieri hanno avviato le procedure di accertamento e le indagini per risalire ai responsabili.

Durissima la reazione della presidente di Kyma Mobilità, Giorgia Gira, che ha definito gli episodi «inaccettabili atti di violenza che non solo ledono l'integrità fisica e psicologica dei lavoratori, ma minano anche la sicurezza e la serenità dell'intero servizio di trasporto pubblico locale, essenziale per la comunità tarantina».

L’azienda rinnova la propria vicinanza ai dipendenti coinvolti e ricorda che tutti i mezzi sono dotati di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. I filmati sono già stati messi a disposizione delle Forze dell’Ordine per agevolare le procedure di identificazione degli aggressori. Kyma Mobilità ribadisce infine l’urgenza di un rafforzamento delle tutele per gli operatori, considerando gli episodi delle ultime ore un segnale allarmante di una situazione che non può più essere ignorata.

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