Martedì 09 Dicembre 2025 | 18:24

Marchi di lusso… ma falsi: 24 mila scarpe tarocche sequestrate a Bari

Marchi di lusso… ma falsi: 24 mila scarpe tarocche sequestrate a Bari

 
Redazione online

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Marchi di lusso… ma falsi: 24 mila scarpe tarocche sequestrate a Bari

Individuate in tre operazioni scarpe con marchi falsi e carichi di copertura: “Colpo ai traffici illeciti”. Indagini ancora in corso: in totale sono 37mila i prodotti contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza

Martedì 09 Dicembre 2025, 17:11

Un totale di oltre 37 mila articoli contraffatti, tra calzature e merce di copertura, è stato sequestrato dai Finanzieri del II Gruppo Bari insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso di tre distinte operazioni all’interno del porto del capoluogo pugliese.

Grazie a un’approfondita analisi dei rischi sui flussi commerciali in ingresso nel territorio nazionale, gli investigatori hanno intercettato un ingente carico di prodotti — presumibilmente di origine cinese — pronti a essere immessi sul mercato italiano con loghi falsificati di noti marchi internazionali come Dr Martens, Skechers e New Balance.

In particolare, i controlli su tre autoarticolati provenienti dalla Grecia hanno permesso di scoprire circa 24 mila paia di scarpe contraffatte, alcune delle quali nascoste sotto un ingente “carico di copertura” composto da oltre 13 mila calzature regolari, predisposte per rendere più difficile l’individuazione della merce illecita. La qualità della manifattura, sottolineano gli investigatori, era tale da poter trarre in inganno gli acquirenti una volta raggiunti i canali di vendita.

La perizia tecnica effettuata dalle aziende titolari dei marchi ha confermato la falsificazione sia dei prodotti che dei relativi segni distintivi, tutelati dai diritti di proprietà intellettuale. L’intero carico è stato sequestrato e sono state contestate ipotesi di reato per introduzione e commercio di prodotti con marchi falsi e vendita di articoli con segni mendaci.

La Guardia di Finanza ricorda come la contraffazione, oltre a rappresentare un illecito penale, alimenti un meccanismo di concorrenza sleale che danneggia le imprese che operano nella legalità, sottraendo risorse allo Stato e mettendo a rischio la salute dei consumatori, spesso inconsapevoli acquirenti di prodotti non sicuri.

L’azione congiunta tra Fiamme Gialle e Dogane — resa possibile anche dal rinnovato Protocollo d’Intesa tra le due istituzioni — conferma il ruolo strategico del porto di Bari come presidio di controllo contro l’ingresso di merce non conforme e per la tutela del mercato e della competitività delle imprese italiane.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari: le accuse dovranno essere valutate e, se del caso, confermate nel corso del processo, nel rispetto della presunzione di innocenza degli indagati fino a sentenza definitiva.

La diffusione della nota è stata autorizzata dalla Procura di Bari, rilevando l’interesse pubblico sul tema del contrasto alla produzione e al commercio di marchi contraffatti.

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