Lunedì 08 Dicembre 2025 | 13:20

Taranto, l'opposizione lancia l'ultimatum: «Rimozione dei rifiuti o denunciamo»

Taranto, l'opposizione lancia l'ultimatum: «Rimozione dei rifiuti o denunciamo»

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto, l'opposizione lancia l'ultimatum: «Rimozione dei rifiuti o denunciamo»

«Questa è un’interruzione di pubblico servizio»: annunciate azioni forti contro il degrado dei cumuli di rifiuti che ammorbano diversi quartieri della città

Lunedì 08 Dicembre 2025, 12:18

«Se Kyma Ambiente non rimuove i rifiuti per strada allora Kyma Ambiente è inadempiente nei confronti della pubblica amministrazione da cui viene pagata grazie alle tasse corrisposte dai cittadini». È l’ultimatum lanciato dall’opposizione in consiglio comunale che in una nota alla stampa firmata da dieci consiglieri di minoranza ha annunciato azioni forti contro il degrado dei cumuli di rifiuti che ammorbano diversi quartieri della città.

«Kyma Ambiente e il sindaco di Taranto che la governa tramite il Presidente ed il Cda che egli stesso ha scelto - si legge nel comunicato - sono responsabili della grave situazione igienica ed ambientale in cui versano le strade di Taranto soprattutto i quartieri periferici Tamburi, Paolo VI, Salinella. Questo è un tradimento nei confronti della città e della fiducia che i cittadini hanno riposto in un Sindaco appena eletto. Non ci sono scusanti o giustificazioni legittime che tengano. Tutto ciò che è per terra come rifiuto va raccolto subito e senza indugio». Il riferimento è all’articolo pubblicato ieri dalla Gazzetta che ha illustrato la strategia adottata dall’ex Amiu intenzionata a non ritirare l’indifferenziato per far lievitare la percentuale di riciclabili e raggiungere quota 35 per cento entro la fine dell’anno.

L’opposizione, però, non ci sta e dichiara che se Kyma Ambiente non dovesse rispettare il contratto di servizio – che impone di ritirare anche ciò che si trova fuori dai cassonetti - per una precisa scelta aziendale, ci si troverebbe di fronte «ad una vera e propria interruzione di pubblico servizio, circostanza per la quale ci riserviamo future iniziative nelle prossime ore».

Per i dieci consiglieri Giampaolo Vietri, Tiziana Toscano e Luca Lazzaro di FdI, Adriano Tribbia e Francesco Tacente di Prima Taranto, Massimiliano Di Cuia e Massimiliano Stellato di FI, Emiliano Messina dell’Udc, Mirko Di Bello di «Con Di Bello» e Annagrazia Angolano del M5s è «facile scaricare sui cittadini tutta la responsabilità, ma questa amministrazione sulla questione rifiuti e sulla gestione delle modalità organizzative della raccolta differenziata è totalmente fallimentare. Se ne assumano le responsabilità, si diano da fare - conclude la nota inviata agli organi di informazione - e chiedano scusa ai cittadini».

Sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Castronovi segretario Provinciale del Psi spiegando che per risolvere con l’escamotage il problema della differenziata «bastava chiedere ad uno scafato studente di quinta elementare. È noto a tutti coloro che masticano di matematica da quinta elementare che se in una frazione diminuisce il denominatore il valore della frazione aumenta. Peccato, perché dopo gli improperi rivolti alla vecchia gestione ci saremmo aspettati un ricambio con figure tecniche o politiche che affrontassero, risolvendo, il problema».

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