Martedì 09 Dicembre 2025 | 10:04

Bari, pugno in faccia al vigilante del Policlinico chiedendo visita immediata per la madre, 61enne torna in libertà

Bari, pugno in faccia al vigilante del Policlinico chiedendo visita immediata per la madre, 61enne torna in libertà

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, pugno in faccia al vigilante del Policlinico chiedendo visita immediata per un familiare, 61enne torna in libertà

Convalidato l'arresto, disposto solo l’obbligo di firma: l’uomo, affetto da gravi patologie, si è difeso in aula spiegando di aver reagito per soccorrere la donna svenuta

Martedì 09 Dicembre 2025, 09:12

È stata celebrata l’udienza di convalida dell’arresto di Vincenzo B., 61 anni, incensurato, persona nota alle forze dell’ordine per aver creato disordini lo scorso anno all’ospedale Di Venere, in relazione all’accusa di aggressione con pugni e calci a una guardia giurata, fatto avvenuto giovedì scorso presso il reparto di Ginecologia del Policlinico di Bari. Il pubblico ministero ha chiesto la convalida dell’arresto e il confino ai domiciliari. ll giudice delle indagini preliminari ha convalidato l’arresto, ma ha respinto la richiesta del pm, ritenendo gli arresti domiciliari non proporzionati. In accoglimento delle richieste della difesa, rappresentata dall’avvocato Sabino Quercia dello studio Nicola Quaranta, il gip ha disposto per Vincenzo B. l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria una volta alla settimana.

L’indagato ha spiegato durante l’udienza di convalida di aver accompagnato l’anziana madre al Policlinico per una visita programmata per le 13 e anticipata dallo stesso personale del reparto. Contrariato per l’attesa, comunque lunga, l’uomo ha finito per litigare con i sanitari. Si è giustificato riferendo che, a causa delle proprie patologie psichiatriche, quando si agita tende a urlare pur senza assumere comportamenti fisicamente aggressivi. «Ho urlato ma non ho aggredito i sanitari» ha aggiunto.

Tornata la calma - sempre stando alle sue dichiarazioni - l’intervento di una guardia giurata avrebbe riacceso gli animi. A quel punto il vigilante lo avrebbe bloccato e spinto contro un muro, sotto gli occhi della madre che ha perso i sensi. «Ho visto mai madre svenire - ha aggiunto l’indagato - e per soccorrerla ho preso a dimenarmi con forza per liberarmi dalla stretta». Alla fine è scattato l’arresto. Durante l’udienza di convalida il suo difensore ha depositato la documentazione medica che attesta sia le patologie psichiatriche, sia le gravi condizioni fisiche dell’imputato - tra cui un tumore e importanti problematiche alla colonna vertebrale già operate.

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