«Chiedo cosa intenda fare il governo per risolvere la questione tarantina. Una città che si è sempre sacrificata per il Paese e che ora si sente isolata». Lo ha detto il sindaco di Taranto Piero Bitetti nel suo intervento in commissione Industria al Senato nell’audizione sul dpcm sulla continuità produttiva dell’ex Ilva.
«Ne dico una per tutte, ed è un appello che faccio a voi titolati» ha proseguito il sindaco «nel precedente decreto veniva stanziato un milione di euro a favore dei comuni di Taranto e Statte per il 'ristoro ambientale', sostanzialmente era un potenziamento della pulizia delle scuole a ridosso della fabbrica e un lavaggio più frequente delle strade sulla quali c'era e c'è ancora uno spolverio che non è soltanto legato alla polvere del minerale, ma probabilmente deriva dalle lavorazioni in fabbrica. Questo milione di euro non c'è stato garantito nell’ultima istruttoria dell’Aia e quindi i commissari non sono in condizioni di garantire questo ristoro» ha detto Bitetti.
Il sindaco ha anche chiesto «un potenziamento delle forze dell’ordine, perché aumentano i reati, i tipici reati che commettono quelli che non riescono a portare a casa il pane».
Il futuro dell’Ilva «richiede la responsabilità pubblica. La responsabilità pubblica deve evitare ciò che è accaduto nella precedente gara, cioè che un soggetto privato assuma su di sé dei compiti strategici e che poi non riesca a reggere il compito che gli viene assegnato dalla gara».
Lo ha detto Michele Emiliano presidente uscente della Regione Puglia durante l’audizione in commissione industria al Senato sul dl per la continuità produttiva dell’ex Ilva.
Quanto alle forniture di gas per il sito di Taranto, Emiliano "Non abbiamo mai avuto perplessità su qualunque tipo di fornitura di gas».
















