Martedì 09 Dicembre 2025 | 10:04

Crispiano, ragazzina chiama i carabinieri mentre il padre prende a botte la madre e le rompe gli occhiali: arrestato

Crispiano, ragazzina chiama i carabinieri mentre il padre prende a botte la madre e le rompe gli occhiali: arrestato

 
Redazione online

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Crispiano, ragazzina chiama i carabinieri mentre il padre prende a botte la madre e le rompe gli occhiali: arrestato

La giovane ha raccontato che l'uomo, con alle spalle problemi di tossicodipendenza, creava un clima teso e minaccioso in casa da anni. È stato condotto in carcere

Martedì 09 Dicembre 2025, 09:05

Momenti di forte tensione nella tarda serata di sabato 6 dicembre a Crispiano, dove un 49enne del posto è stato arrestato dai carabinieri con le accuse — da accertare in sede giudiziaria — di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. A far scattare i soccorsi è stata la figlia minorenne della coppia, che, terrorizzata, ha composto il 112 durante l’ennesima aggressione.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, che avrebbe alle spalle problemi di tossicodipendenza, avrebbe instaurato fin dal 2010 un clima familiare segnato da offese, minacce e comportamenti violenti nei confronti della compagna. Episodi mai denunciati fino al pomeriggio del 6 dicembre, quando la situazione è improvvisamente precipitata.

Durante una lite particolarmente accesa, il 49enne avrebbe insultato, minacciato e colpito la donna anche davanti alla figlia minore. La giovane, spaventata, ha immediatamente chiesto aiuto componendo il numero di emergenza. Nel tentativo di impedirle di chiamare, l’uomo avrebbe prima sottratto il cellulare alla compagna, poi l’avrebbe afferrata per il collo e colpita con pugni al volto e alla testa, rompendole gli occhiali.

L’intervento dei carabinieri è stato rapidissimo: pochi istanti dopo la chiamata, i militari sono entrati nell’abitazione e hanno messo fine all’aggressione. La donna è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di Martina Franca, dove è stata medicata e successivamente dimessa. Informata delle misure di tutela previste dalla legge, ha scelto di non essere trasferita in una struttura protetta. L’uomo è stato accompagnato nella Casa Circondariale di Taranto.

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