Martedì 09 Dicembre 2025 | 18:00

Agenas, nessun ospedale di Puglia tra i 15 migliori d'Italia. Bene il Miulli e il Riuniti in ambito cardiocircolatorio

Agenas, nessun ospedale di Puglia tra i 15 migliori d'Italia. Bene il Miulli e il Riuniti in ambito cardiocircolatorio

 
Redazione online

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Agenas, nessun ospedale di Puglia tra i 15 migliori d'Italia. Bene il Miulli e il Riuniti in ambito cardiocircolatorio

Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti

Il programma ha valutato le performance sulla base di specifici indicatori per ognuna delle 8 aree cliniche considerate. Livello «molto alto» anche per il Panico Tricase su chirurgia oncologica

Martedì 09 Dicembre 2025, 16:13

Nessun ospedale pugliese è tra le 15 strutture in Italia che, valutate su almeno sei aree cliniche su un totale di otto prese in considerazione, hanno raggiunto nel 2024 un livello 'alto' o 'molto alto' nel Piano nazionale esiti 2025 presentato da Agenas. Sono cinque invece gli ospedali in Puglia che registrano rispetto al 2024 nel computo totale, partendo da performance basse.

Il programma ha valutato le performance sulla base di specifici indicatori per ognuna delle 8 aree cliniche considerate che sono: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia. In ambito cardiocircolatorio tra gli ospedali con un livello 'molto alto' ci sono il Miulli di Acquaviva delle Fonti (con 5 indicatori) ed il Riuniti di Foggia (4 indicatori). Per il sistema nervoso l'ospedale Perrino di Brindisi è tra i migliori 26 centri in Italia: due per tutti sono gli indicatori valutati. Per la chirurgia oncologica l’ospedale 'Panico' di Tricase raggiunge performance con livello 'molto alto' in sei indicatori.

Il quadro in Basilicata

È l’Ospedale S. Giovanni di Dio di Melfi (Potenza) l’unica struttura della Basilicata ad essere stata inserita nell’elenco di quelle che hanno raggiunto un livello «molto alto» nell’ambito osteomuscolare, secondo il rapporto Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) nel Programma nazionale esiti (Pne). Le otto aree cliniche considerate per la valutazione sono: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia. In sette aree su otto non ci sono altri ospedali lucani.

Viene, invece, considerato migliorato, rispetto all’anno scorso, l’ospedale San Giovanni di Lagonegro (Potenza), sempre unica tra le strutture della Basilicata. Questo plesso è, con altri 67 in Italia, tra quelli che hanno aumentato i propri standard e non sono più segnalati per l’audit, ossia per il meccanismo di controllo e garanzia che assicura che siano rispettate le norme e sia offerta formazione di alta qualità per migliorare l’assistenza.

I criteri per selezionare le strutture per il percorso integrato di audit sono il livello molto basso di aderenza agli standard di qualità negli ultimi due anni di valutazione e le criticità nella codifica delle variabili cliniche o dei campi relativi a data e ora di intervento. In Basilicata, per questo tipo di monitoraggio, sono state segnalate cinque strutture.

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