Sabato 06 Settembre 2025 | 20:54

L'Enel Basket
fa il colpaccio
in casa Brescia

 
Franco De Simone

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Franco De Simone

enel basket brindisi

Lunedì 13 Marzo 2017, 09:21

19:29

GERMANI BRESCIA: Zanetti ne, Vitali 5, Bushati 3, Moss 18, Burns 10, Laganà 3, Landry 10, Moore 22, Berggren 10, Bolis ne. Allenatore: Diana

ENEL BRINDISI: Joseph 8, Carter 12, Goss 25, M'baye 21, Mesicek 2, Spanghero 6, Scott 17, Agbelese, Sgobba ne, Donzelli ne, Invidia ne, Cardillo. Allenatore: Sacchetti

ARBITRI: Begnis, Sardella, Boninsegna

NOTE: parziali 21-23, 40-42, 64-66.

Tiri liberi: Brescia: 9/17, Brindisi 12/17. Espulso coach Diana dopo due falli tecnici al 13' ed al 29'10". Fallo tecnico a Sacchetti al 33'. Spettatori 4000 con piccola rappresentanza ospite.

di FRANCO SIMONE

Chiamatela «vendetta», chiamatela come meglio vi piace, ma al PalaGeorge di Montichiari, sede della Germani Brescia i «Brindisini Erranti» e quant’altri hanno assistito alla gara dei ragazzi di coach Meo Sacchetti, hanno vissuto una serata strepitosa. Che, ci si augura possa essere ripetibile. Nel Nord, a Cantù, dove Phil Goss e soci si recheranno omenica. Iin cuor loro un po’ tutti sanno che nel basket tutto può accadere. L’alchimia di certi momenti produce effetti impensabili, che a volte tornano.

La vittoria conquistata dagli amici di Amath M’Baye contro la squadra di David Moss ha trasformato l’umore di quanti hanno a cuore le sorti del team biancazzurro. Sono state scosse di pura adrenalina, un po’ impensate e che ora, incrociando le dita, ci si augura si possano ripetere. Una vittoria importante, della quale ieri si parla in ogni dove, con l’entusiasmo che lo sport, il basket sa regalare

Il PalaGeorge era un palcoscenico nuovo per Brindisi che affrontava la prima gara della doppia trasferta in Lombardia. Inoltre, il dover affrontare l’ostacolo Brescia, data in splendide condizioni di forma, senza Nic Moore e con Daniel Donzelli che, poi, Sacchetti ha preferito non rischiare, rappresentava un bel problema. Ma, sin da subito, si è capito che Phil Goss voleva salire al rango di beniamino assoluto, prendendo fra le mani le briglie della squadra, senza mai rinunciare al compito (da sempre amato) di esterno offensivo, realizzando canestri importanti dalla grande distanza.

Non è stato però l’unico biancazzurro capace di far impazzire i tifosi di gioia i tifosi: perchè Durand Scott e Amath M’Baye non sono stati certamente da meno. Per certi versi indimenticabili le loro giocate: in particolare il francese di Bordeaux è salito alla ribalta, pungolato dal confronto con il bresciano Marcus Landry, difendendo, a suon di canestri, il ruolo di miglior fromboliere del campionato. Dimostrandolo con i fatti.

Applausi incondizionati per il coach, l’uomo che elargisce a piene mani buoni consigli ai suoi fedelissimi e se l’idea era quella di servire un buon piatto, presentato bene, il risultato finale è stato il miglior complimento per coach Sacchetti. Pazienza, coach, se ci sono ancora «coriandoli» su cui soffiare per farli volare via. Perché questi ragazzi stanno perfettamente interpretando il credo sacchettiano: «Il mio basket è di chi lo gioca» e, l’altra sera, i suoi ragazzi hanno fatto intendere a tutti di essersi divertiti a condividere questa filosofia.

Tornando a casa si potrà raccontare di questa bella gara, dove un veterano di mille battaglie (Goss), ha fatto da traino per tutti. Così, si sono visti all’opera Kris Joseph, che inizia ad essere il giocatore tanto atteso, Marco Spanghero, in grado di «sparare» (e bene) dall’arco, Robert Carter jr., sempre più inserito in questo team, nel quale dimostra di starci a meraviglia; e Marco Cardillo, che i compiti assegnatigli li svolge sempre con la solita diligenza.

Ora, però, serve anche altro. Una squadra che possa andare oltre la gara del PalaGeorge. Magari proiettandosi verso quel sogno chiamato playoff, senza però dirlo al coach (non la prederebbe bene), atteso che è un fanatico dello «step by step», continuando a lavorare con la riconosciuta da tutti professionalità.

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