Sabato 06 Settembre 2025 | 14:40

Il futuro astratto del nostro pianeta messo costantemente alla prova

 
Erica Mou

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Erica Mou

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Bisogna trattare la madre Terra come una figlia soprattutto in un’epoca in cui la vista ha bullizzato tutti gli altri sensi

Domenica 23 Aprile 2023, 13:41

La certezza ci ha viziati. Siamo talmente sicuri che il futuro continuerà ad amarci incondizionatamente che lo trattiamo come un adolescente fa con i suoi genitori.

Lo mettiamo costantemente alla prova, lo ricopriamo di insulti ingiustificati, non mostriamo rispetto, gli disubbidiamo, gli lasciamo la mano per strada, organizziamo la nostra vita senza considerare la sua opinione ed il suo benessere.
Sappiamo che tanto c’è e che ci perdonerà sempre. Ma ne siamo davvero davvero sicuri? Dopo quanta forza la corda dell’incondizionatamente si rompe?

Il futuro è la discarica del presente.

La sveglia suona, rimanda. Non mi va di farlo oggi, rimanda. Questo lavoro, rimanda. La dieta, rimanda.
Le pulizie, rimanda. Una decisione difficile, rimanda.

Ed è così che tutto l’indesiderato si accumula, si compatta, si sposta nella discarica del domani.
E tutti questi scarti, tutti questi rifiuti, reali e invisibili, rendono il futuro intasato e problematico, faticoso per statuto, ancor prima che il sole nuovo sorga.

In un’epoca in cui la vista ha bullizzato tutti gli altri sensi, la discarica si è fatta ancora più grande. Perché il futuro per quanto vicino o prevedibile resta comunque astratto e dunque imprendibile per le nostre menti sempre più bisognose di prove tangibili, anche false ma tangibili, quantificabili in numeri corrispondenti ad unità concrete.

Addio Illuminismo, sei giunto all’estremo, hai fatto il tuo corso ma di te ci sta rimanendo solo il peggio.

Dove sta il tatto in un continente che fa sempre meno l’amore? Dove sta l’udito se pure la musica passa attraverso i video? Dove sta il gusto se il cibo è un arredo da televisione? Dove sta l’olfatto se l’immondizia non ci fa alcun effetto nella nostra personale discarica? Rimanda, rimanda, rimanda.

Bisognerebbe provare a prevedere, a vedere prima, come gli animali che avvertono il terremoto.

Bisognerebbe prendere spunto dal titolo della nuova bellissima canzone di Feist: Become the Earth. Questo dobbiamo fare, diventate noi stessi la Terra per darle e darci un futuro. Trattare la madre terra come una figlia.

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