Giovedì 30 Ottobre 2025 | 03:02

Rossiello: «Mi candido con Fratelli d’Italia per difendere i diritti di deboli e malati»

Rossiello: «Mi candido con Fratelli d’Italia per difendere i diritti di deboli e malati»

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Rossiello: «Mi candido con Fratelli d’Italia per difendere i diritti di deboli e malati»

Annuncia che se eletto, devolverà il compenso ad associazioni in prima linea nella solidarietà

Mercoledì 29 Ottobre 2025, 11:04

Francesco Rossiello, broker assicurativo e presidente del Barion, è candidato per la lista di Fratelli d’Italia, in provincia di Bari, alle regionali di novembre. Da dove nasce questa scelta?

«Mi candido perché sono un uomo della società civile, ho sempre lavorato nella mia vita e mi sono riconosciuto in FdI, in quella destra civile e sociale che può aiutare sicuramente le nostra comunità».

In quale maniera?

«Io mi candido soprattutto per aiutare i più deboli, anche se sembrerà strano».

Perché strano?

«Generalmente certe attività se le accolla la sinistra, ma è un luogo comune. Io ho fatto per quarant’anni il caregiver e intendo mettermi a disposizione dei malati e delle persone che ne hanno davvero bisogno. Perché dopo tanti anni ho capito che, purtroppo, le problematiche che mi hanno assillato per tantissimo tempo sono ancora presenti e immutate, per me è fondamentale metterci la faccia e aiutare chi ne ha bisogno».

Pensa che la società civile abbia un primato rispetto alla politica o che entrambe possano convivere all’interno di una lista come, per esempio, quella di FdI?

«Credo che possano convivere. L’importante è un confronto leale e costruttivo. Io sono stato abituato a lavorare e a farlo per obiettivi. Non andrei lì a scaldare la sedia. Mi sono posto obiettivi che vorrei raggiungere, con il condizionale che è d’obbligo. L’importante è lavorare insieme. Se mai dovessi essere eletto e mi dovessi accorgere che non sono in grado, che trovo scogli, non potrò fare altro che denunciare l’inoperatività che, purtroppo, tante volte caratterizza la politica».

Quali sono i punti principali dell’agenda di FdI per il prossimo quinquennio ai quali tiene particolarmente?

«Al primo punto non posso che mettere la sanità, proprio per una questione personale. Io faccio parte di un’associazione che segue i malati di una patologia rara, che sono allo sbando, abbandonati, non trovano risposte o soluzioni neppure per l’ottenimento di un ausilio come una carrozzina. Ma ci sono anche altri punti».

Per esempio?

«La sicurezza. Dovremmo chiedere ai cittadini la ragione per la quale abbiano paura, dovremmo chiederlo alle ragazze ma anche ai ragazzi, che preferiscono farsi accompagnare. Si tratta di un tema importante e fondamentale per il miglior vivere civile di un cittadino».

Altri punti?

«Anche la gestione delle infrastrutture. Penso al Brt. Le cose vanno fatte per tempo, vanno gestite. Ci saranno migliaia di baresi che si troveranno in difficoltà. Le cose vanno fatte bene, progettate così da creare meno disagi possibile».

Cosa pensa di questo ventennio di amministrazione della Regione da parte del centrosinistra?

«Io non sono abituato a denigrare gli avversari, ma credo che avrebbero potuto fare molto meglio. Anche la querelle tra Michele Emiliano e Antonio Decaro non va bene. Io non credo che Emiliano abbia lasciato una Ferrari a Decaro e penso che, la stessa cosa, sia successa tra Decaro e Vito Leccese per quanto riguarda il Comune di Bari. Sono convinto che entrambi avrebbero potuto fare decisamente meglio».

Perché un elettore dovrebbe votare per lei?

«Perché io sono una persona concreta, ripeto: non vado in Regione per scaldare la sedia. Credo che i politici debbano essere a disposizione dei cittadini. Le cose devono cambiare, per questo ho deciso di devolvere il mio intero, eventuale, compenso da consigliere regionale in un fondo che sarà utilizzato per aiutare i malati e le famiglie di chi ne ha bisogno».

Tutti gli stipendi mensili, per cinque anni?

«Sì».

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