I manifesti sono apparsi di notte, meno di 24 ore dopo la decisione del Pd provinciale di espellere dal partito le due consigliere di Trani e Andria che si sono candidate in una lista civica. E dunque la tempistica, e anche la frase stampata su fondo rosso («Il Pd Bat svende il nostro territorio candidando i baresi») ha fatto immediatamente pensare a un attacco rivolto a Domenico De Santis, capolista alle Regionali e segretario regionale dei Dem. L’uomo che, più di altri, si è speso nei mesi passati per togliere il partito della Bat dalle mani di Filippo Caracciolo, consigliere uscente imputato per corruzione e affondato dalla storiaccia della laurea falsa della moglie Carmela Fiorella.

È in questo contesto che ieri la Digos della questura di Andria ha avviato indagini sui manifesti. Le affissioni abusive in campagna elettorale comportano una sanzione amministrativa, ma in un contesto esplosivo come quello della Bat potrebbero costituire un tassello di una situazione più delicata. I manifesti (apparsi su bacheche di Andria, Barletta e Bisceglie) sono stati rimossi nel corso della giornata.

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