Questa mattina i militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito un decreto di confisca “allargata” emesso dalla Corte di Appello di Bari su richiesta della Procura Generale. Il provvedimento riguarda un noto pregiudicato già condannato a quattro anni e venti giorni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, per fatti avvenuti tra maggio e agosto 2015 a Trinitapoli.
La confisca ha interessato cinque unità immobiliari, due autoveicoli e vari rapporti bancari, sottratti alla disponibilità del condannato e dei suoi familiari.
La misura è stata adottata dopo approfondite indagini patrimoniali svolte dal G.I.C.O. e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, che hanno evidenziato una forte sproporzione tra il patrimonio del nucleo familiare e i redditi dichiarati. Secondo gli accertamenti, le ricchezze accumulate deriverebbero principalmente da attività illecite legate al traffico di droga.
La confisca si basa sull’articolo 240-bis del codice penale, che prevede il sequestro dei beni in caso di evidente sproporzione tra il patrimonio e i redditi leciti del soggetto.














