SANTA MARIA DI LEUCA - Tra un anno potrebbe nascere un centro relax aperto al territorio circostante, abbattendo il rudere della facciata, grazie a un mega investimento di una società immobiliare. Potrebbe essere questo il futuro prossimo dell’ex Colonia Scarciglia, diventata ormai simbolo dell’abbandono in uno dei punti più panoramici d’Italia, l’istmo di Punta Meliso dove si fondono i mari Jonio e Adriatico. La società Alboran Real Estate di Lecce, che metterebbe sul piatto 7milioni e 300 mila euro, dovrebbe presentare entro questo mese il progetto per l’approvazione da parte degli enti interessati e, se tutti i pareri dovessero essere acquisiti, entro il prossimo anno dovrebbero partire i lavori, che saranno solo il punto d’inizio di una lunga operazione di maquillage che interesserà la marina di Castrignano del Capo visto che anche il Comune farà la sua parte con ulteriori progetti finanziati o in fase di finanziamento.
Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dal progetto dell’ex Scarciglia, a firma dell’architetto Toti Semerano, che prevede, tra le altre cose, la demolizione della facciata che per decenni ha fatto da cornice al panorama del tallone d’Italia. Non solo. Si pensa a una “piazza grande”, a quasi 900 metri quadrati di case vacanza servite da spiagge private, un bar con ristorante di 310 metri quadrati, una spaziosa cucina per la preparazione dei cibi, accessi diretti agli appartamenti con scale, un museo del mare esteso su 655 metri quadrati in grado di ospitare varie attività, un parcheggio coperto di 781 metri quadrati e una torre alta dodici metri e mezzo che si estende su una superficie di 54 metri quadrati, che richiamerà le numerose e antiche torri costiere di avvistamento sparse su tutta la costa salentina. Non mancheranno piscine riscaldate e spazi termali aperti, con tanta vegetazione e muretti originati da pietre di recupero locali.
L’ex colonia, va ricordato, dopo una diatriba con Demanio e Provincia e stata definitivamente assegnata al Comune, che è anche proprietario dell’ex scuola elementare che si trova alle spalle. E proprio l’ente locale avrà la sua parte con la stipula di una convezione per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo e una sala conferenze, mentre la via d’accesso che conduce all’istmo del Meliso sarà resa pubblica e non più interdetta da costruzioni private. «Sarà uno spazio aperto al pubblico e integrato con il territorio – spiega il sindaco Franco Petracca – per noi sarà solo il punto di partenza perché sono in cantiere tanti progetti per la riqualificazione e il rilancio di Leuca e dell’intera costa. Dal Cis abbiamo già avuto finanziato un progetto da 3milioni e 700mila euro per l’area portuale, grazie alla priorità alta assegnata, seguita dal contratto istituzionale di sviluppo. Siamo tra i comuni più attivi avendo intercettato oltre 47milioni di euro di finanziamenti – elenca – tra cui 8 milioni per il lungomare Cristoforo Colombo, due milioni e mezzo per il rimboschimento di Punta Ristola e 13 milioni per il progetto di riqualificazione della costa fino a Ugento di cui siamo comune capofila insieme a Patù, Morciano, Salve e Ugento».
Punta Meliso sarà dunque solo l’inizio.
«Verrà avviato un percorso di trasformazione per passare da ciò che oggi è un rudere che rappresenta un disagio anche visivo – conclude il primo cittadino castrignanese – a un’occasione di rilancio, visto che il progetto che abbiamo preso in visione, bellissimo, ha già ricevuto tanti premi internazionali».