Nella stagione post Tangentopoli, si candidò per il Msi-An nel collegio uninominale Bari Centro e fu eletto parlamentare la prima volta il 27 marzo 1994, con il Polo del Buon governo sconfiggendo il collega avvocato Pietro Leonida Laforgia (sostenuto dalla coalizione dei Progressisti), nonché il professore Martino Bonomo, repubblicano schierato dal centrista Patto per l'Italia, l'artista Mario Piergiovanni (Radicali) e il socialdemocratico Mimmo Magistro.
Nell'esperienza parlamentare, sempre accanto a Giuseppe Tatarella fino al 1999, è stato a lungo componente della Commissione giustizia, partecipando anche alla stesura della meritoria legge che porta il nome di Alberto Simeone, esponente della destra sociale fautore di una norma per le misure alternative al carcere al fine del reinserimento sociale. Fu uno dei fondatori della corrente modernizzatrice Nuova Alleanza, con Altero Matteoli e Adolfo Urso.
Nel suo studio di via Piccinni aveva tutta la collezione della rivista non conformista Diorama letterario, i romanzi di Robert Brasillach e Louis-Ferdinand Céline, nonché un introvabile poster dei giovani missini raffigurante il filosofo Friedrich Nietzsche.
















