Non si spegne il dolore per la morte di Eleonora Dragone, la donna affetta dalla sindrome di Turner e morta al Policlinico di Bari, dopo 7 ore in pronto soccorso. Soltanto poche settimane fa aveva spento 39 candeline, e sui social si mostrava sorridente accanto al suo compagno. Una felicità interrotta da un destino tragico, su cui ora la Procura ha aperto un fascicolo. «Ci sono stati errori valutativi e gestionali da parte dei medici» ha attaccato la famiglia della donna.
E intanto sui social continuano i messaggi di cordoglio per la sua prematura scomparsa. «Lo sai non sono molto bravo con le parole, ma mi manchi tanto», scrive il suo fidanzato condividendo un loro scatto.
«Non posso ancora crederci, ti ricorderò sempre cugina...fai buon viaggio, da oggi il cielo ha una stella in più che brilla», si legge in un altro messaggio. E ancora: «Che giustizia ti sia fatta cara Eleonora».
Sul corpo della 39enne, che teneva sotto controllo la sua condizione, è già stata effettuata l’autopsia.
La vicenda risale al 7 dicembre. La donna aveva iniziato ad avvertire un dolore toracico intorno alle 14.30 mentre era a casa. Con un’ambulanza del 118 è stata portata al pronto soccorso, dove è arrivata alle 15.44. L’ospedale, fornendo una ricostruzione cronologica dei fatti, sulla base della documentazione clinica, spiega che al triage le era stato assegnato il codice arancione (urgenza) per dolore toracico ed epigastralgia. In anamnesi risultavano ipertensione arteriosa, diabete mellito e sindrome di Turner. «Sono stati immediatamente avviati gli accertamenti diagnostici e i primi trattamenti» dice il Policlinico: esami ematochimici, tra cui il primo dosaggio di troponina cardiaca, ecg e radiografia del torace e dell’addome. Nel corso della permanenza in pronto soccorso, fa sapere ancora l'ospedale, la paziente ha presentato ripetuti episodi di vomito alimentare. È stata quindi sottoposta a terapia sintomatica, con riferito miglioramento del quadro clinico. Intorno alle 20.40 - aggiungono dal Policlinico -, «mentre si trovava in osservazione, la paziente ha improvvisamente accusato un malore con successivo arresto cardiocircolatorio».
Nella denuncia la famiglia, assistita dall’avvocato Felice Petruzzella, racconta che la 39enne avrebbe «reclinato improvvisamente il capo indietro non rispondendo più agli stimoli», denunciando di non aver avuto più notizie fino a quando i medici rianimatori ne hanno comunicato il decesso, alle 21.22 stando alla cartella clinica. L’ipotesi diagnostica formulata dai medici ospedalieri è di sospetta dissecazione aortica. Il Policlinico, esprimendo cordoglio alla famiglia e piena fiducia nel lavoro degli operatori del pronto soccorso, assicura che la paziente «è stata immediatamente condotta in shock room, dove sono state avviate senza ritardo le manovre di rianimazione cardiopolmonare»
















