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Coronavirus, sono 11 i morti, 328 i contagi: casi anche in Sicilia, Liguria e Toscana. Puglia, 100 test, tutti negativi 

Coronavirus, sono 11 i morti, 328 i contagi: casi anche in Sicilia, Liguria e Toscana. Puglia, 100 test, tutti negativi 

 
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Il Coronavirus arriva anche a Palermo: turista bergamasca positiva. Il bilancio: 7 morti e 232 contagi in Italia. Studenti del Sud in fuga

Il Nord è in quarantena. Nessun problema per magazzini supermarket. Esperti Ue, rischio alto in aree focolaio

Martedì 25 Febbraio 2020, 09:28

26 Febbraio 2020, 14:55

Sono 11 le vittime accertate per il coronavirus in Italia. Le nuove quattro vittime, tutte anziane, sono tre in Lombardia e una in Veneto: sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anni di San Fiorano e una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi. Il nuovo decesso riguarda una 76enne ricoverata all'ospedale di Treviso. Sale così a 11 il numero di vittime italiane del coronavirus: 9 in Lombardia e 2 in Veneto. Intanto il numero dei contagiati è a quota 328 ma cresce di ora in ora.

Il bollettino vede sempre la Lombardia al primo posto, con 240 contagiati (comprese le 9 vittime); segue il Veneto (45, compresi i due morti), l’Emilia Romagna (26), Piemonte (3), Lazio (3, i due cinesi allo Spallanzani e il ricercatore guarito), Sicilia (3), Toscana (2), Liguria (2) e Alto Adige (1). I pazienti ricoverati con sintomi sono 114, 35 in terapia intensiva, mentre 162 si trovano in isolamento domiciliare. Una persona è guarita. Eseguiti 8.623 tamponi. Sul primo morto veneto, Adriano Trevisan, la procura di Padova ha aperto un fascicolo per accertare se siano state rispettate le linee guida sul trattamento della malattia.

ITALIA ANZIANA, ECCO PERCHE' NUMERO MORTI MAGGIORE 

È quella degli anziani la fascia di popolazione più fragile in Italia rispetto alla Covid-19. Undici le vittime, secondo l’ultimo bilancio, con la donna morta all’ospedale di Treviso. «In Italia c'è una popolazione anziana e si spiegano così i tassi di mortalità del 2-3%. Gli anziani sono più fragili, lo vediamo con l’influenza. Da quest’ultima possiamo proteggerli con il vaccino; non essendoci il vaccino per il Coronavirus c'è la mortalità. L’unica maniera per proteggerli è circoscrivere i focolai come si sta facendo». Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità in conferenza stampa alla Protezione civile. 

In Puglia la situazione è al momento sotto controllo anche se la guardia delle autorità sanitarie resta alta. Finora al centro di riferimento del Policlinico di Bari sono stati eseguiti oltre 100 test, che si differenziano dal classico tampone che non offre una diagnosi certa. Finora tutti i tes, con prelievi ematochimici, si sono rivelati negativi.

NEL LODIGIANO ARRIVA L'ESERCITO

In campo l'esercito nella zona rossa del Lodigiano: sono passati da 15 a 35 infatti i check point che presidiano la parte del Lodigiano interessata dall'emergenza coronavirus. Lo riferisce il capitano Michele Capone, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Lodi. L'ufficiale spiega che "i check point sono sensibilmente aumentati sul perimetro della cinturazione e alcuni sono stati allestiti anche all'interno della zona rossa". Sul posto è arrivato anche personale dell'Esercito.

L'ALLARME DEI MEDICI DI BASE PUGLIESI -  La Regione Puglia non ha, in questo momento, un numero sufficiente di dispositivi di protezione, mascherine in particolare. A sostenerlo è la Fimmg, il sindaco dei medici di base che ieri ha partecipato al Comitato permanente regionale della Medicina generale riunitosi d’urgenza per affrontare l’emergenza coronavirus. «Purtroppo - dichiara attraverso una nota stampa Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari il presidente Michele Emiliano ha riferito che in questo momento, a causa di una richiesta superiore alle possibilità di produzione, la Regione non ha in dotazione un numero sufficiente di dispositivi di protezione per garantire il massimo livello di copertura a tutti gli operatori del territorio». La Fimmg ha chiesto che la Regione garantisca la sicurezza dei medici di medicina generale, attraverso la distribuzione degli idonei dispositivi di protezione: mascherine, camici, guanti e occhiali. Oggi è previsto un altro tavolo tecnico ristretto per affrontare questo tema. E’ necessario che «Regione e ASL si adoperino per dotare tutti i medici di medicina generale presenti sul territorio degli indispensabili dispositivi di protezione - che peraltro al momento sono irreperibili nei canali ordinari di vendita», aggiunge Nicola Calabrese. 

COLDIRETTI PUGLIA: BOOM DI RIFORNIMENTI PER ORTOFRUTTA - Boom di ordini di frutta e verdura in Puglia per garantire i rifornimenti delle catene della grande distribuzione organizzata. Lo afferma Coldiretti Puglia, in base base all’andamento delle vendite nelle grandi aziende ortofrutticole pugliesi che commerciano in Italia e all’estero.
«Sono cresciuti esponenzialmente - riferisce Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - gli ordini di arance, insalate, cavoli, patate e cipolle e in generale di verdure di stagione. Le nostre imprese ortofrutticole non stanno registrando grandi difficoltà nella logistica, perché al momento risulta bloccata solo la piattaforma di Lodi. Unico ostacolo è la difficoltà di reperimento di container perché quelli che per motivi di transito hanno fatto tappa in Cina, risultano tuttora bloccati».
«La crescente preoccupazione - sottolinea Coldiretti Puglia - sembra spingere molti a fare scorte dopo la sollecitazione delle autorità alla limitazione degli spostamenti per evitare la diffusione del contagio": «a partire dalla scorsa settimana si è registrato un sensibile aumento negli acquisti di prodotti alimentari freschi e trasformati»

IN PUGLIA E BASILICATA CHI RIENTRA DAL NORD DEVE COMUNICARLO AL MEDICO O ALLA ASL

LA FUGA DEGLI STUDENTI DA NORD A SUD

BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA SOSPENDE RATE MUTUO IN ZONE COLPITE DAL VIRUS

La sospensione delle rate dei mutui nelle zone colpite dall’emergenza Coronavirus e nuove soluzioni finanziarie a supporto delle aziende per la gestione delle scorte, sono alcune delle misure iniziative messe in campo dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata per dare sostegno alle famiglie e all’imprenditoria, e «mitigare gli impatti economici e finanziari negativi derivanti dalla diffusione del virus Covid-19».
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha deciso, si evidenzia in una nota, di sospendere le riunioni e le trasferte (verso e dalle regioni attualmente considerate a rischio Covid-19) che coinvolgono dipendenti e consulenti della banca, privilegiando canali di comunicazione alternativi. In questa ottica, per motivi precauzionali, la Banca ha ritenuto opportuno sospendere i tradizionali incontri con i soci che precedono l'assemblea ordinaria

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