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Foggia, figlio disabile senza assistenza, la mamma lo ritira da scuola. La Asl pronta a trovare soluzione 

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Foggia, figlio disabile senza assistenza, la mamma lo ritira da scuola

La donna nei giorni scorsi si era incatenata per protesta

Venerdì 21 Febbraio 2020, 19:18

22 Febbraio 2020, 15:55

FOGGIA - «La Direzione Generale dell’Asl di Foggia si è impegnata, attraverso i suoi Servizi, a intercedere con la scuola e il Comune per trovare una soluzione in modo che Francesco possa frequentare senza disagi la scuola». Lo rende noto l’azienda sanitaria foggiana intervenendo sul caso della mamma costretta a ritirare da scuola il figlio Francesco, affetto da una paralisi cerebrale infantile, perché privato dell’assistenza.

Francesco è in carrozzina, non parla non mangia da solo ed ha un grave ritardo cognitivo. La donna lo ricordiamo, si era incatenata martedì soccorso, 18 febbraio, ai cancelli della scuola «Santa Chiara Pascoli Altamura» di Foggia mentre ieri ha sporto denuncia per abbandono di minore incapace. L’Azienda precisa che «per quanto concerne le attività assistenziali, in pratica quella tipologia di assistenza legata ai bisogni della persona (tra cui l’alimentazione, la cura dell’igiene personale) che normalmente viene svolta in casa dalla famiglia, là dove dovesse ravvisarsi la necessità di un supporto allo svolgimento di tali funzioni, normalmente interviene la scuola che mette a disposizione un assistente, non del corpo docente».

L’Asl specifica che malgrado «tali funzioni non siano sanitarie e che la madre non abbia fatto alcuna richiesta all’azienda», per «andare ulteriormente incontro alle necessità espresse dalla madre, chiederà alla dirigente scolastica di convocare i responsabili aziendali presso la scuola in modo da insediare, anche in maniera straordinaria, un Gruppo di Lavoro per l’Handicap (GLH) che potrà eventualmente ricalibrare le prestazioni assistenziali per l’alunno in base alla tipologia specifica dell’handicap e alle esigenze espresse dalla madre».

IL MESSAGGIO DELLA MAMMA - «Stamattina sono stata costretta a ritirare dalla scuola mio figlio perché non avrebbe avuto l’Oss (Operatore socio sanitario) come mi aveva promesso l’assessora comunale di Foggia alle politiche sociali Raffaella Vacca. Stanno negando il diritto allo studio ad un bambino». Inizia così il video messaggio postato ieri sulla propria pagina Facebook da Loredana De Cata, la mamma con disabilità motoria che martedì soccorso, 18 febbraio, si è incatenata ai cancelli della scuola "Santa Chiara Pascoli Altamura» di Foggia.

La donna aveva così protestato per chiedere assistenza per il figlio di 12 anni che frequenta la prima media nell’istituto foggiano, affetto da una paralisi cerebrale infantile: è in carrozzina, non parla non mangia da solo ed ha un grave ritardo cognitivo. «Martedì l’assessora Vacca è venuta davanti ai cancelli della scuola promettendomi che avrebbe prontamente risolto la questione, ma così non è stato». Poi, secondo la mamma, c'è stato un rimpallo di responsabilità tra assistenti sociali e comune. In mattinata Loredana De Cata si è recata in questura per sporgere denuncia per «abbandono di minore incapace», raccontando che lo scorso 7 febbraio il bambino è stato lasciato senza insegnante di sostegno, lasciandolo «seduto in classe dalle 9.15 alle 12.45 sempre nello stesso posto senza bere, senza mangiare, nel suo stato di abbandono ha espletato i bisogni fisiologici nel suo pannolino, rimanendo bagnato per tutto il tempo». Nella denuncia si legge ancora: «Di fronte a questi gravi episodi ho cercato di trovare delle soluzioni pacifiche sia con la dirigente scolastica che con le istituzioni locali, assessore alle politiche sociali e assistenti sociali, ma nessuno mi ha voluto dare aiuto rinviandomi all’Asl. Non avendo garanzie e per la tutela di mio figlio sono stata costretta ritirare mio figlio da oggi dalla scuola non essendoci i presupposti per la difesa della sua salute».

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