Martedì 09 Settembre 2025 | 19:02

Inizia una nuova era: la Puglia scelga un copione diverso

 
Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

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Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

L’intelligenza artificiale? Regolamentiamola, o sarà lei a «regolare» noi

Due sfide epocali bussano con forza alle porte della politica: la crisi climatica e lo sviluppo tecnologico

Martedì 09 Settembre 2025, 13:00

Guardandoci attorno, è difficile non percepire che qualcosa di profondo sta cambiando. Non si tratta di una semplice alternanza politica, ma di una vera e propria metamorfosi della realtà globale. Stiamo vivendo la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era, in cui le vecchie categorie non bastano più a interpretare il presente.

Due sfide epocali bussano con forza alle porte della politica: la crisi climatica e lo sviluppo tecnologico.

L’intelligenza artificiale, in particolare, sta già modificando il lavoro, la comunicazione, le relazioni sociali. E le strutture che dovrebbero reggere questo cambiamento? Sembrano ormai reperti di archeologia sociale. L’insostenibile leggerezza dell’essere! La crisi della rappresentanza non è più un tema da convegno: è una realtà quotidiana. Sfiducia, disillusione, desiderio di contare di più - ma con linguaggi nuovi, lontani da quelli della politica tradizionale. I partiti arrancano, i movimenti populisti e nazionalisti avanzano, le maggioranze si sgretolano.

Ma il dato più allarmante è la distanza crescente tra cittadini e istituzioni, una frattura che si allarga a livello globale.

La democrazia, così com’è stata concepita nel secolo scorso, mostra crepe profonde. Le élite politiche sembrano muoversi con una bussola impazzita, incapaci di orientare il timone di una società in trasformazione. Eppure, proprio in questo caos, si nasconde una possibilità.

Abbiamo bisogno di un nuovo vocabolario politico, capace di parlare al presente senza tradire la storia, ma proiettato con coraggio verso il futuro. Serve una nuova classe dirigente, capace di leggere i segni del tempo e di tradurli in visione.

Non basta denunciare la crisi: bisogna trasformarla in energia politica.

La Puglia, in questo contesto, ha un’occasione preziosa. Le elezioni regionali non sono solo un appuntamento elettorale: sono una prova di maturità, una possibilità concreta di dimostrare che il «nostro» Sud può essere interprete credibile di un mondo nuovo. Un mondo che non lascia trascinare la politica nei titoli di coda del film di Sergio Leone Il buono, il brutto, il cattivo, ma che sceglie di scrivere un copione diverso.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. È tempo di attraversare con intelligenza il nuovo Rinascimento, di affacciarsi con spirito gioioso all’età moderna, e di costruire - finalmente - scenari autentici. La leggerezza dell’essere non deve diventare superficialità dell’agire.

La clinica parla chiaro fatta la diagnosi serve il coraggio della cura

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