Sabato 06 Settembre 2025 | 19:18

Inps, tra Puglia e Basilicata si accumulano le pratiche: è emergenza invalidi civili

 
Massimo Brancati

Reporter:

Massimo Brancati

truffa all'inps

In Puglia più di 100mila arretrati. In Basilicata oltre 12mila

Lunedì 12 Aprile 2021, 15:42

Gli effetti della pandemia si scaricano su una categoria particolarmente debole, quella dei pensionati di invalidità civile. La relazione al pre-Rendiconto sociale 2020 presentato dal Civ, il consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, presieduto da Guglielmo Loy, fotografa una situazione di disagio per questa categoria.

«Gli attuali sistemi organizzativi (fase sanitaria in convenzione con Inps o in gestione da parte delle regioni) per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile – si legge nella relazione - non riescono a far fronte, in tempi congrui, al flusso delle domande generando così un consistente arretrato».

Per la Puglia le pratiche inevase dell’attività sanitaria di competenza della Regione ammontano a 65.805, a cui aggiungerne 37.820 di revisione che deve smaltire direttamente l’Inps. In Basilicata - dove la fase sanitaria è affidata in convenzione - l’arretrato è pari complessivamente a 12.178 domande (di cui 10.912 sono prima istanza e 1.266 revisioni). La prima conseguenza è che i tempi medi di attesa per l’accertamento sanitario si allungano nonostante qualche miglioramento che pure si è registrato nelle due regioni: in Basilicata occorrono 154 giorni prima del riconoscimento dell’indennità (di cui 19 giorni servono per gli adempimenti amministrativi) rispetto ai 175 giorni del 2019 (di cui 24 per adempimenti amministrativi).

Decisamente migliore la situazione in Puglia con 84 giorni di attesa (di cui 31 giorni per la fase amministrativa) erano 74 nel 2019 (di cui 33 per gli adempimenti amministrativi). Nel 2020, i tempi medi di attesa per l’accertamento sanitario, a livello nazionale, hanno subito un peggioramento passando da 88 giorni a 122 giorni (+34 rispetto all’anno precedente). La fase sanitaria delegata all’Inps presenta alcune significative criticità. In particolare i giorni medi di attesa in Sicilia sono 186 (+60 rispetto all’anno precedente), nel Lazio 132 (+52), in Calabria 131 (+40).

L’arretrato al 31 dicembre 2020 – rileva la relazione del Civ-Inps - per il 45% è di competenza Inps mentre per il 55% delle Regioni. Va tenuto conto che le realtà in convenzione (con gestione Inps) sono il Lazio, la Basilicata, la Calabria, la Campania (esclusa Napoli), alcune provincie Siciliane e Venete oltre a Pordenone. Queste realtà rappresentano in termini di popolazione, circa il 25%. Al formarsi dell’arretrato concorre il richiamo a visita per i già titolari di pensione d’invalidità. Ecco la proposta per superare i disagi: «Qualora, nell’emergenza pandemica, si provvedesse ad un formale rinvio delle visite di revisione, i centri medico legali dell’Inps potrebbero far fronte ad un maggior numero di visite per le domande di invalidità civile. Di grande agevolazione in questo percorso risulterebbe una strutturata ed organizzata modalità di visita su base documentale». In sostanza il Civ, per smaltire gli arretrati, propone di rinviare, finché c’è la pandemia, le visite di richiamo per concentrarsi sulle sole prime visite, che potrebbero essere fatte «su base documentale» anziché di persona. La migliore situazione è quella della regione Umbria con una punta minima di 75 giorni medi e la peggiore è quella della Sardegna con 248 giorni medi. I tempi di liquidazione a conclusione della fase sanitaria e amministrativa sono per il 52,8% nei primi 15 giorni, mentre il 22,7% degli invalidi civili attende la liquidazione oltre 121 giorni.

Nel 2020 i titolari di prestazioni d’invalidità sono in Puglia: 70.968 (solo pensione), 152.567 (solo indennità), 40.385 (pensione e indennità); in Basilicata 7.896 (solo pensione), 17.236 (solo indennità), 4.488 (pensione e indennità).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)