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«Eni», buio e speranza nel disco del pugliese La musica di FORTE

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

«Eni», buio e speranza nel disco del pugliese La musica di FORTE

Un progetto che racconta esperienze realmente vissute che con vena cantautorale esprime contenuti semplici e intimi

Martedì 09 Maggio 2023, 12:13

Si chiama «ENI» è il nuovo album del cantautore pugliese La musica di FORTE (nome d'arte di Lorenzo Forte), uscito il 5 maggio per ADA Music Italy: un diario di esperienze vissute tra folk, indie-pop e cantautorato. Nove «canzoni buie» ma con un barlume di speranza allʼinterno. Un sound morbido e grezzo allo stesso tempo, tante domande e poche risposte, registrato d'estate nelle campagne pugliesi con gli amici di sempre. Abbiamo intercettato Lorenzo per farci raccontare qualche dettaglio sul lavoro.

Ci racconti il titolo di questo disco e da quali idee nasce tutto il progetto?

«“ENI” nasce dal bisogno di esprimersi, è un disco pieno zeppo di sensazioni che volevo incanalare in musica. L’obiettivo è sempre stato quello di esprimere contenuti semplici e intimi tramite una vena dolce e cantautorale unita ad una più ruvida e anglosassone. Il titolo è preso dal primo vocale che apre l’intero disco».

Nove canzoni buie ma con un barlume di speranza: come convivono dentro di te questi due aspetti?

«Credo che luce e buio convivano in ognuno di noi e che siano sempre in forte contrasto, ma si spera sempre nella luce. Ormai però viviamo in un momento storico dove la gente ha bisogno e vuole quasi esclusivamente leggerezza. Credo che la soglia di attenzione si sia abbassata tantissimo e che sempre meno persone abbiano voglia di ascoltare contenuti impegnativi».

Parliamo dei suoni di questo disco, vintage e cantautoriale, in un momento storico in cui spesso alla musica non si dà il valore che merita lasciando più spazio alle produzioni: tu sei un cantautore, come vivi questa cosa?

«Molto spesso non decidiamo noi cosa scrivere, le canzoni vengono fuori e basta. Personalmente resto parecchio aggiornato sulla musica attuale, molte cose mi piacciono, altre no. Credo sia sbagliato snobbare le nuove produzioni, o anche abbracciarle a prescindere perché ora vanno per la maggiore».

Quali sono le tue ispirazioni musicali, cosa ascolti?

«Oramai ascolto canzoni e artisti casuali, riesco a cogliere cose che mi piacciono e che non amo anche nel disco di un artista che non sopporto. Se devo fare due nomi, ho apprezzato moltissimo l’ultimo lavoro dei The National e quello delle Wet Leg».

Che progetti hai per il futuro immediato? 

«Sicuramente suonerò in giro, ma voglio anche mettermi a scrivere subito nuova musica».

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