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Franco Muolo, Monopoli (Bari)
16 Novembre 2016
Le doppie e triple file delle auto in sosta vietata caratterizzano i centri urbani e anche le loro estese periferie. E ora si comincia ad occupare intensamente tutti i giorni pure i grandi parchi di sosta dei supermercati e dei complessi ospedalieri, sia all'aperto che nei sotterranei. Insomma, sembra che ogni individuo viaggi con l'automobile, anche quando sarebbe più logico ed economico utilizzare i cosiddetti "park & ride" che consistono nel parcheggiare e utilizzare il bus con una spesa irrisoria per le proprie esigenze logicomotorie. Sembra che questo modo di circolare con il proprio mezzo meccanico sia un malcostume tutto italiano, ma la sensazione è che ne siano affette ormai quasi tutte le città occidentali consumatrici di carburanti, e che non troviamo uguali in tutte quelle metropoli che gravitano nei grandi Paesi produttori di petrolio. Noi consumiamo a più non posso e non ci preoccupiamo per niente dell'inquinamento ambientale. La filosofia di quei governi invece, che si guardano bene dall'ingolfare a dismisura i loro quartieri cittadini, è che forse hanno capito che per vendere più petrolio sia necessario non dare a noi l'impressione che prima o poi anche le loro città orientali potrebbero subire gli stessi effetti deleteri del traffico. E, magari risparmiando, abbiano trovato il sistema per snellire la circolazione senza elaborare piani su piani che non servirebbero a niente.
Franco Muolo, Monopoli (Bari)
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