Era gente spensierata. Il treno fa vivere un atmosfera diversa, in sospensione, fatta di attesa per le cose da fare una volta arrivati a destinazione e la socialità del presente!
Ma alcuni non arriveranno a destinazione, poteva esserci ciascuno di noi su quel treno maledetto! Tutto improvvisamente spezzato. Si odono le note del silenzio fuori ordinanza. Che tolgono il respiro ed anche le parole associate a questo inno militare: «Il giorno è finito». È stato il sole di laghi, colline, dai cieli. Va tutto bene.
Riposo, protetto, Dio è vicino. La luce fioca offusca la vista, e la stella adorna il cielo. Brillante luce dal cielo, si avvicina il tramonto. Grazie e lode per i nostri giorni sotto il sole, delle stelle, sotto il cielo. Quindi andiamo, questo lo sappiamo, Dio è vicino.
Il silenzio dei militari accompagni i defunti della tragedia tra Andria e Corato, dovuta a negligenze umane, ma ci sarà tempo per stabilirlo e noi tutti lasciamoci coinvolgere dalla pietà per chi non c'è più.
Mimmo D’Aloia, Bari