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Italia ancora in ritardo contro l’omofobia

 
Giovanni Panza

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Giovanni Panza

Mercoledì 27 Aprile 2016, 19:34

Nel North Carolina, è stata emanata una legge, che discrimina le persone transgender. Addirittura, per normativa, i transessuali saranno obbligati a seguire una misura, che impone loro limiti all’uso dei bagni pubblici. Come risposta immediata e legittima a questo abietto e scellerato provvedimento, artisti rinomati del rango di Ringo Starr, Bruce Springsteen, Pearl Jam, hanno deciso di annullare i loro concerti nello Stato a stelle e strisce.
Nell’America liberale e libertaria, culla di civiltà e di ferventi movimenti di emancipazione, c’è chi fortunatamente non s’arrende al cospetto di scelte retrive. In Italia, il governo e il Parlamento non sono ancora riusciti a formulare una sacrosanta e necessaria legge contro l’omofobia.
Che fine hanno fatto, da noi, gli intellettuali della sinistra da salotto, che anni fa s’indignavano un giorno sì e l’altro pure, e che organizzavano girotondi dappertutto contro le ingiustizie dello status quo? Con profonda stima.


Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

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