Si rende necessario uno sguardo al futuro da cui trarre un monito per il presente. Entro il 2035, si prevede che 1 persona su 4, nel mondo, convivrà con l'obesità. Il numero di adulti in sovrappeso e obesi è destinato a raddoppiare fino al 2035. il19% dei bimbi è in sovrappeso e il 10% obeso (studio ‘Occhio alla Salute’). Il Sud Italia ha il primato negativo: la Campania sfiora il 44% di sovrappeso-obesità. L'impatto economico globale di sovrappeso/obesità nel 2035 è stimato in 4,32 trilioni di dollari. Purtroppo, inoltre - denuncia ricerca dell'University of East Anglia e partner, su 'The Lancet Public Health' – “l'aumento dell'aspettativa di vita ha subìto, dal 2011, un rallentamento in Europa, Italia compresa, a causa specie di obesità/sovrappeso, inattività fisica, troppo e cattivo cibo ed il famigerato Covid… anziché sperare di vivere più a lungo dei nostri genitori o nonni, potremmo scoprire che stiamo morendo prima”.
“L’obesità è – dice il prof. Filippo De Braud, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano - una condizione patologica che riguarda (anche) i falsi magri. Siamo tutti a rischio di sviluppare questa malattia che può favorire l'insorgenza del cancro. Anche la distribuzione del grasso fa la differenza”. “Eccessivo grasso viscerale (‘pancetta’), è più pericoloso per la salute e compromette metabolismo, resistenza insulinica, iperglicemia, dislipidemia e ipertensione, più malattie cardiometaboliche e tumori (dr Sabina Sieri, IRCCS Istituto Naz.Tumori, Milano). Ricercatori dell’Università di Bologna, su Advances in Nutrition ”: la dieta gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di diverse malattie non trasmissibili, che complessivamente sono responsabili di oltre 66% di tutti i decessi a livello globale.
Il rapporto tra alimentazione e longevità è mediato da vari fattori metabolici e cardiovascolari, tra cui ipertensione, iperglicemia, un profilo lipidico anomalo e un elevato indice di massa corporea”. La Fondazione Italiana per il Cuore( FIPC), presieduta dalla prof. Emanuela Folco (incontro con 18 società scientifiche e di pazienti, contributo n.c. di Novo Nordisk gruppo GVM care, Zentiva e Daliki Sankio), ha consigliato l’uso di un metro flessibile da sarto che misuri il giro-vita, rivelatore della quantità di grasso addominale-viscerale, quale oroscopo per i rischi di patologie cardiometaboliche (cervello e altri organi coinvolti) legate a sovrappeso/obesità, importanti fattori di rischio su cui è possibile intervenire per prevenire e, quindi assicurare qualità e quantità di vita prossima ventura.
Dall’allarme del metro (“Per un cuore sano, conta ogni centimetro”) derivino scelte responsabili di salute iniziando a rivolgersi al medico per una adeguata e personalizzata valutazione del rischio.” L’obesità – rimarca la prof. Folco - è malattia complessa e multifattoriale, influisce con un no alla salute generale e la sua gestione richiede approccio multidimensionale, eventuale terapia farmacologica e, in casi selezionati, chirurgia bariatrica affidati a specialisti e strutture qualificati. Ridurre, pur di pochi centimetri, la circonferenza vita, è importante strategia di prevenzione delle malattie cardiometaboliche”.
Per il prof. Claudio Vernieri, oncologo IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano, “dieta sana, attività fisica regolare e, nei casi più complessi, supporto medico personalizzato… ma anche sfida da trattare nei pazienti oncologici” Recente l’approvazione del disegno di legge (Italia, primo Paese al mondo), “Disposizioni per prevenzione e cura dell’obesità” che consentirà di inserire la “malattia obesità” nei Livelli essenziali di assistenza a carico del Servizio sanitario”.