Denuncia preoccupante: almeno 200mila persone affette da patologie cardiovascolari (infarto, angina, ictus, ipertensione,ecc) perdono la vita, ogni anno in Europa, a causa di una non corretta osservanza delle prescrizioni di terapia ("non aderenza”).
“Il paziente aderisce alla terapia se segue esattamente le raccomandazioni del medico riguardo dosi, tempi e frequenza di assunzione del farmaco per l'intera durata del trattamento. Le cause della scarsa aderenza – dice il prof. Stefano Carugo, direttore di Cardiologia presso Policlinico di Milano - sono molteplici: poca consapevolezza della gravità della patologia, timore di dipendenza, scarsa motivazione, dimenticanza, complessità, durata della terapia ed eventuali effetti collaterali del trattamento. L’aderenza alla terapia, soprattutto per le malattie croniche come quelle cardiometaboliche, può sembrare una sfida complessa, ma con le dovute accortezze è un traguardo raggiungibile.”
Tipico esempio, l’ipertensione arteriosa: interessa 1 miliardo di persone nel mondo (in Italia, 59% di over 18 anni) ma solo 1 su 3 aderisce alla terapia con grave rischio di infarti, ictus, morte ed aumentati costi per il SSN (prof A, Terranova, resp. cardiologiaardiologia Osp. S.Camillo-Forlanini, Roma).
Nella “Giornata Nazionale dell’Aderenza Terapeutica”, il Gruppo Servier Italia (collaborazione con Fondazione Italiana per il Cuore) lancia la campagna di sensibilizzazione ed informazione “Tutti per uno - L'aderenza è un gioco di squadra”.
Essa si serve di un divertente reality calcistico realizzato con la Nazionale Jazzisti Italiani e con la partecipazione di Carolina Morace, campionessa di calcio, ex allenatrice della nazionale calcio italiana femminile.
Attraverso le dinamiche tipiche della preparazione atletica e della competizione tra squadre concorrenti, il reality fornisce l’occasione di parlare di aderenza alla terapia attraverso 6 episodi dedicati a temi specifici.
“Il lavoro di squadra nell’aderenza alla terapia è fondamentale e il contributo di ogni membro della squadra – dice Giuseppe Ciancamerla, presidente coordinamento nazionale Associazioni del cuore - può fare la differenza. Per questa ragione collaboriamo alla realizzazione di ‘Tutti per uno’, che attraverso il parallelismo tra calcio e salute racconta, in maniera fedele ma con leggerezza, come seguire correttamente una terapia.”
Nel corso delle 6 puntate, pubblicate settimanalmente sul sito www.alcuoredelladerenza.it/tutti-per-unoe sui canali social Facebook e Instagram di Al cuore dell’aderenza, sarà possibile seguire gli allenamenti della Nazionale Italiana Jazzisti e approfondire, in chiave ironica, temi fondamentali per raggiungere l’obiettivo prefissato, sia nell’aderenza terapeutica che nel calcio: impegno e costanza, comunicazione efficace tra tutti i soggetti coinvolti, fiducia in colui che dà le direttive (nel caso specifico della malattia, il medico/specialista), gioco di squadra necessario per il buon esito della sfida, supporto di chi sostiene e fa il tifo.
“Tutti per uno – dice Morace- nasce dal presupposto che l'aderenza terapeutica è un vero e proprio gioco di squadra, come nel calcio, dove l’impegno di ciascuno è importante per ottenere il risultato finale. I calciatori in partita giocano insieme, ciascuno secondo il proprio ruolo, con l’obiettivo di vincere. Nel percorso terapeutico pazienti e caregiver, medici e farmacisti collaborano tra loro affinché le cure abbiano successo.”
Come tra allenatore e giocatore il rapporto di fiducia è fondamentale per vincere, anche tra medico e paziente è alla base del raggiungimento degli obiettivi terapeutici.