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Tutto sulla birra, la bevanda da bere fresca e mai fredda per l'estate calda

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

birra

Senza in ogni caso abusarne

Sabato 23 Agosto 2025, 16:54

Chi beve birra campa cent'anni; un fortunato slogan che ha superato, anch’esso, il secolo. Non si tratta però di dato
scientificamente provato. Comunque, l'eccessivo consumo di alcol, incluso quello contenuto nella birra, può essere dannoso per la salute, in genere, sistemi cardiovascolare e nervoso in primis. Il consumo medio di birra in Italia è 34 litri pro capite l'anno (media europea 78 litri) ma il suo aumento specie tra gli under 18 anni, preoccupa pur se Renzo Arbore assicura “Birra… e sai cosa bevi”.

La birra è tra le bevande alcoliche che si è cominciato a produrre in maniera stabile. Santa Ildegarda di Bingen, scienziata e badessa benedettina del XII secolo, profonda studiosa di botanica e fitoterapia, scoprì le proprietà eccezionali del luppolo e, per prima, lo inserì nel processo di fabbricazione della birra. 
Attenzione al tipo di birra che si consuma poiché, variano – ha detto, all’incontro dell’associazione “ Ciboacculturarsi”
(presid. prof. Pasquale Montemurro) - la prof. Laura Dell’Erba, medico, componente Accademia dei Georgofili e già primaria di
medicina nucleare dell’ospedale Di Venere - variano: valore calorico (100 grammi di birra chiara forniscono 24 calorie ma alcune birre possono raggiungere le 60 cal.), il contenuto di acqua (85-93%), l’estratto secco (3-8 %) nel quale troviamo diversi principi nutritivi. La percentuale di proteine (g 0.5/100ml) è modesta, ma vi è presenza di tutti gli 8 aminoacidi essenziali.

Importante è lo xantumolo, della stessa famiglia di del resveratrolo del vino rosso con azioni antiossidanti e antinfiammatorie, protezione dei vasi sanguigni, stimolo di processi del ciclo cellulare e riparazione del DNA, contro cancro e invecchiamento cutaneo. Esso  potenzia l’azione della vit. C e della vit. E ed ha dimostrato (in vitro) alte potenzialità terapeutiche nei confronti delle patologie tumorali, con proprietà antiangiogeniche ed antileucemiche, inibendo la proliferazione e/o la vitalità di
cellule tumorali umane.

Uno studio sperimentale (2014) sembra dimostrare che lo Xantumolo contenuto nella birra potrebbe far bene anche al
cervello: migliora le performance cognitive. Per ottenerne, però, gli effetti benefici, si dovrebbe bere tanta di quella birra
che gli effetti negativi dell'alcol annullerebbero, di molto, i positivi dello xantoumolo. Allo xantumolo si attribuiscono
(oltre 120 studi scientifici) azione antiossidante, prevenzione dei rischi infiammatori, azione protettiva nelle cardiopatie,
nell’osteoporosi nonché rallentamento del processo di invecchiamento cellulare.
Il consumo di birra provoca aumentati livelli ematici di vitamina B6, che regola, nell'organismo. la produzione dell'omocisteina, sostanza ritenuta concausa dei problemi cardiaci.
Il Beta-glucano della birra ha proprietà “benefiche" nella sindrome metabolica e nell’obesità
I birrifici – suggerisce la prof. Dell’Erba - dovrebbero studiare nuovi prodotti ad alto tenore di polifenoli salutistici.

Una moderata assunzione di birra giornaliera (ml 350/die), oltre ad avere una certa qual efficacia in campo oncologico, potrebbe avere anche effetti positivi sul sistema cardiovascolare e nel contrastare l’osteoporosi.
Un errore tra i più frequenti – denuncia l’O - è che la birra venga servita e consumata a temperatura troppo bassa. Il
troppo freddo uccide gli aromi e le fragranza, anestetizzando le papille gustative. Ogni tipo di Birra ha la propria temperatura
ideale per il consumo ma, in pratica, è sufficiente attendere una decina di minuti per berla dopo averla tolta dal frigo (il
freezer sia out. bandito): avrà più gusto ed eviterà di congelare la bocca.

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Nicola Simonetti

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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