Giovedì 23 Ottobre 2025 | 16:56

Cane domestico, la sua «faccia» parla

 
Nicola Simonetti

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Cane domestico, la sua «faccia» parla

Fornita la prova scientifica che, nei cani, vengono prodotte azioni facciali distintive in risposta a diversi impulsi emotivamente stimolanti, suggerendo una relazione tra espressioni facciali lateralizzate e stati emotivi distinguibili tra l’essere in presenza di proprietari e persone sconosciute

Sabato 03 Dicembre 2022, 12:27

Cane ammesso in abitazione e diventato amico dell’uomo? Almeno 17mila anni fa, secondo gli studi di ricercatori spagnoli sulla base di analisi su un osso cane addomesticato, il più antico finora identificato (J. Archaeological Science: Reports).

La scienza ha continuato a studiare il cane ed ora giunge un pregevole lavoro scientifico del prof. Angelo Quaranta (direttore Sezione di Fisiologia e Comportamento animale) e coll., pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports, gruppo Nature.com.

Gli Aa. hanno dimostrato, studiando l’attività cerebrale del cane, un’inedita “correlazione tra asimmetrie facciali di Fido e manifestazioni di paura ed aggressività verso l’uomo” ricavandone indicazioni dai “meccanismi cognitivi e fisiologici alla base di alcune manifestazioni di aggressività e paura del cane nei confronti dell’uomo, la cui conoscenza è fondamentale per prevenire gli episodi di aggressione del cane nei confronti delle persone e migliorare la relazione uomo-cane”.

Fornita la prova scientifica che, nei cani, vengono prodotte azioni facciali distintive in risposta a diversi impulsi emotivamente stimolanti, suggerendo una relazione tra espressioni facciali lateralizzate e stati emotivi distinguibili tra l’essere in presenza di proprietari e persone sconosciute.


Dimostrate le differenti espressioni facciali dei cani  (punti di riferimento sopracciglia, occhi, naso, bocca ecc.) che mostrano paura e comportamenti aggressivi nei confronti degli esseri umani in situazioni di stress emotivo. L’uomo, a sua volta, è in grado di discriminare le espressioni positive e negative nei cani con la stessa accuratezza di quelle dei bambini, con lievi differenze tra le razze e di valutare l'intensità delle emozioni espresse (felicità, paura, rabbia, tristezza e neutralità) al fine di ottenere una valutazione dell'asimmetria emotiva nelle espressioni facciali del cane.

Una conoscenza diffusa di questi sentimenti espressi dalla faccia del cane ed originate da regioni del cervello (l'emisfero destro è principalmente coinvolto nell'espressione di emozioni intense, che suscita risposte comportamentali di ritiro e l'emisfero sinistro ha un ruolo prevalente nell'analisi degli stimoli emotivi positivi, che suscitano comportamenti di avvicinamento) può aiutare ad assecondarlo, non contraddirlo, capirne i messaggi relativi, evitare possibili aggressioni… da incomprensione.

Nei cani, l'elaborazione cognitiva lateralizzata delle emozioni è riflessa indirettamente da asimmetrie comportamentali (ad es. risposta di orientamento della testa, uso delle narici e scodinzolamento) in risposta a diversi stimoli emotivi.  I cani hanno mostrato più movimento del sopracciglio sinistro in presenza del loro proprietario rispetto alle condizioni di riposo, suggerendo una relazione tra espressioni facciali lateralizzate e uno stato emotivo nei cani. Negli esseri umani, invece, l'asimmetria facciale è stata correlata a disagio emotivo, psicologico e fisiologico. 

“Nel complesso – scrivono gli Aa - i nostri risultati hanno mostrato simmetrie facciali più elevate nei cani che mostrano paura e comportamenti aggressivi nei confronti degli umani rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, le asimmetrie facciali sono aumentate in presenza di uno stimolo di eccitazione sociale (cioè un essere umano sconosciuto). Questo studio fornisce ulteriori prove dell'associazione tra lateralizzazione cerebrale (e comportamenti lateralizzati) e reattività emotiva nei cani.

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