Influenza stagionale: il vaccino s’ha da fare. Quest’anno più che mai. Le previsioni parlano di possibili 7 milioni o più di casi in Italia ma aggressività e crudeltà dei virus previsti si preannunciano elevate. In Australia l’influenza è stata inclemente (di solito, l’influenza dell’ emisfero australe, dove l'inverno è da poco terminato, si ripete da noi, con simili caratteristiche, durante il nostro autunno- inverno). Questo significa che dobbiamo essere pronti e agire con la vaccinazione salva vite. Dal recente Congresso di Firenze “Conoscere e curare il cuore” organizzato e presieduto dal prof. Francesco Prati, presidente del Centro di lotta contro l’infarto e direttore della cardiologia dell'Ospedale San Giovanni- Addolorata di Roma, viene l’avvertenza: “nell’influenza, attenti anche al cuore… C’è un nesso tra influenza ed infarto del miocardio. Una precedente patologia cardiovascolare può contribuire a sviluppare infarto di tipo uno oppure due. Una metanalisi su 240mila pazienti con malattia cardiovascolare ha evidenziato che la vaccinazione antinfluenzale si associa a riduzione del 28% del rischio di mortalità per tutte le cause e del 13% degli eventi cardiovascolari maggiori. Inoltre la vaccinazione antinfluenzale, effettuata entro le 72 ore dopo il ricovero per infarto miocardico ha determinato una riduzione del 41% della mortalità per tutte le cause”.
Inoltre, c’è anche il rischio che il virus influenzale A si “accasi” con quello della Covid-19 e che – come è stato dimostrato in laboratorio dell’università di Glasgow – faccia altrettanto anche con il virus sinciziale generando un nuovo virus “ibrido”, capace di penetrare, infettare le cellule polmonari ed eludere il sistema immunitario. La vaccinazione sarebbe un efficace contravveleno anche nei riguardi di questa “coinfezione virale” gravida di rischi almeno triplicati, specie di infezioni acute delle basse vie respiratorie nei bambini under 5 anni e di aggressioni malevole specialmente di anziani e soggetti fragili. La vaccinazione antinfluenzale e quella contro il Covid possono bloccare i matrimoni tra virus e mettere all’angolo i perfidi nubendi. Non si temano le vaccinazioni. Esse hanno dato buona prova di sé. Da quel 4 Maggio 1796 nel quale Jenner innestò, nel braccio di un bambino di 8 anni, la prima dose contro il vaiolo, sono state eseguite, nel mondo, miliardi di miliardi di punture che hanno protetto ed evitato epidemie e pandemie di diverse specie. Non si trascuri neanche la vaccinazione contro Covid- 19. Il vaccino disponibile mette anche al riparo dalle varianti susseguitesi (speriamo che presto, nel virus, si formi – come è probabile - una variante “suicida”). Le due vaccinazioni consigliate possono essere abbinate. L’OMS ha avvertito che “la potenziale co-circolazione di COVID-19 e influenza stagionale metterà le persone vulnerabili a maggior rischio di malattie gravi e morte, con la probabilità di una maggiore pressione sia sugli ospedali che sugli operatori sanitari, già stremati da quasi tre anni in prima linea nella pandemia". "Insieme alle misure di salute pubblica, la vaccinazione rimane – sottolinea l’OMS - uno dei nostri strumenti più efficaci contro entrambi i virus