Si tratta invece di un ormone vitale presente ed utile anche nella donna. Ormone, questo, che cala, dopo gli anta, dell1% ogni anno. A tavola, però si riesce a limitare questo decadimento temibile poiché non si tratta solo dell’ormone della mascolinità ma anche della forza, dell’energia, della concentrazione, del buonumore e del metabolismo cui esso fornisce forza e motivazioni per funzioni cognitive, energia vitale e protezione contro ansia e depressione. Ormone che messaggia direttamente con cervello, muscoli, metabolismo ed umore. Tutore della massa ossea e muscolare, il testosterone contrasta l’osteoporosi e la sarcopenia (perdita di muscoli), possiede valido effetto antinfiammatorio e, protegge anche il sistema cardiovascolare. Esso è un regolatore silenzioso che influenza il ritmo con cui viviamo la giornata, il modo in cui pensiamo, la prontezza con cui reagiamo alle sfide quotidiane e persino il nostro stato d’animo.
Il testosterone è, in breve, l’ormone della vitalità che, con opportune proporzioni, è presente anche nella donna, nella quale esso è, prodotto da ovaie e surreni e, anche per lei - fatte le dovute differenze per quantità minori rispetto all’uomo – è essenziale per il desiderio sessuale, l'umore, la salute cognitiva, i muscoli, le ossa e il sistema cardiovascolare. E, se percaso venisse a mancare (come avviene dopo la menopausa), sorgono problemi come secchezza vaginale, astenia, disturbi dell'umore. Il testosterone ha sia un proprio ritmo giornaliero: al mattino raggiunge il picco, poi scende gradualmente nel corso della giornata, che nella vita: è alto in gioventù e comincia a scendere progressivamente dopo i 30–35 anni. Dobbiamo saper cogliere quei piccoli segnali che spesso attribuiamo alla stanchezza, allo stress o semplicemente “all’età” (dr. Paolo Bianchini, nutrizionista di Salò). A fargli bene non basta solo mangiare determinati cibi ma risultano indispensabili stile di vita e corretto allenamento muscolare quotidiano (passeggiata, corsa, bici, ecc.).
Quando il testosterone cala – dice il dott. Bianchini - non si abbassa solo la libido, ne sono compromessi motivazione, concentrazione ed energia. Riconoscerne i segnali è fondamentale perché molto si può fare per mantenerlo in equilibrio, dipendente da un sistema di controllo molto preciso che parte dal cervello, dall’ipotalamo e dall’ipofisi. “Il testosterone non si trova nei cibi, ma sono i cibi ad aiutare il corpo a produrlo ed è qui che – sottolinea Bianchini (suo il “metodo”che ne porta il nome) – entra in gioco la biochimica. Il corpo costruisce testosterone a partire dal colesterolo, grazie a minerali chiave come zinco e magnesio.
Questo spiega perché alcuni alimenti funzionano davvero: Ostriche e frutti di mare sono ricchissimi di zinco, fondamentale per la sintesi dell’ormone; carne, uova e burro chiarificato forniscono proteine e colesterolo “buono” che, all’organismo, servono per costruire gli ormoni sessuali. Avocado, noci e olio extravergine d’oliva, sono ricchi di grassi insaturi che mantengono attiva la produzione ormonale; verdure a foglia verde che, grazie al magnesio, aiutano il testosterone a circolare meglio; pesce azzurro e uova sono fonti generose di vitamina D, un vero interruttore biochimico che sostiene la produzione ormonale”
















